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Ineos Rosignano, Filctem-Cgil: “Prioritario salvaguardare i posti di lavoro”

Il segretario Santini: "All'azienda abbiamo chiesto di non considerare alcun intervento che possa portare alla riduzione di personale"

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ROSIGNANO MARITTIMO – “I vertici del gruppo Ineos, in linea a quanto dichiarato nelle scorse settimane dal fondatore e Ceo Jim Ratcliffe, hanno ribadito una forte preoccupazione per la perdita di competitività della chimica europea rispetto a Stati Uniti e Cina. È un momento delicato anche per lo stabilimento di Rosignano: serve responsabilità condivisa e non decisioni unilaterali. All’azienda abbiamo pertanto chiesto di non prendere in considerazione alcun intervento che possa portare a riduzione di personale“.

È quanto ha dichiarato il segretario generale della Filctem-Cgil Livorno Stefano Santini nel corso dell’incontro con la direzione del gruppo Ineos (di cui fa parte anche l’azienda Inovyn) tenutosi lo scorso 22 ottobre.

Per far fronte alle difficoltà citate il gruppo Ineos ha già iniziato a correre ai ripari: dallo scorso settembre nello stabilimento di Tavaux (Francia) sono stati fermati temporaneamente gli impianti dei clorometani, in quello di Martorell (Spagna) è stata disposta una riduzione temporanea dell’attività produttiva mentre in quello di Rheinberg (Germania) è stato definitivamente chiuso un ramo produttivo.

L’auspicio è che a livello territoriale non si verifichino decisioni unilaterali: “Ciò verrebbe interpretato – evidenzia Santini – non come la volontà di affrontare insieme le difficoltà ma come un segnale di rottura e disimpegno, un alibi per giustificare tagli occupazionali. I posti di lavoro devono essere salvaguardati. L’azienda ha comunque rinnovato l’impegno a condividere con il sindacato tutti gli aggiornamenti sulla questione e a informarci prontamente sulla situazione e le prospettive del gruppo”.

L’allarme lanciato da Ratcliffe è in linea a quanto già affermato da tempo dalla Filctem-Cgil: senza una politica industriale europea che riduca i costi energetici, riveda i dazi e difenda il mercato interno dalle importazioni sleali, la chimica europea rischia di perdere non solo competitività, ma anche posti di lavoro, competenze e autonomia strategica.

Il contenuto dell’incontro con la direzione aziendale è stata al centro dell’assemblea con i dipendenti tenutasi stamani (23 ottobre). La Filctem-Cgil si attiverà tempestivamente per coinvolgere le istituzioni locali e regionali, al fine di aprire un tavolo ministeriale che affronti in modo strutturale le criticità del settore chimico. L’obiettivo è costruire, insieme alle imprese e alle istituzioni, una strategia condivisa per garantire il futuro produttivo e occupazionale del comparto in Italia e in Europa.

“Difendere la chimica europea – ha concluso Santini – significa difendere il lavoro, le competenze e il futuro industriale dell’Europa”.

© Riproduzione riservata

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