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Camping Cig: “Lotteremo ancora tutte e tutti insieme per una pace degna e vera”

Intervento all’assemblea indetta da Usb ieri (21 ottobre): "Vertenza unitaria per un progetto degno della Val di Cornia”

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PIOMBINO – Intervento del Camping Cig all’assemblea indetta da Usb ieri (21 ottobre)

“Anche noi del Camping CIG abbiamo manifestato insieme a tante altre persone, con tutto il nostro affetto e la solidarietà politica per il popolo palestinese, provando ad essere la Flotilla di terra. La Flotilla di mare è stata un combattivo movimento di lotta internazionalista, nonviolento e rivoluzionario; un carico di soccorsi e di affetto per i sopravvissuti al genocidio messo in atto dal colonialismo sionista, smascherato nella sua infamia. Smascherato al pari del bugiardo governo di Roma, capace solo di calunniare la Flotilla, mentre prepara la retorica militarista della festa delle forze armate del 4 novembre e una manovra finanziaria per comprare più armi. Insieme abbiamo scioperato e siamo riconoscenti all’Usb, la quale ha avuto un ruolo di primo piano, come pure altre sigle del sindacalismo di base e la Cgil”.

Diciamo grazie con tutto il cuore ai lavoratori portuali che sul proprio posto di lavoro, a Genova come a Livorno, hanno scioperato rinunciando consapevolmente a fette di salario, in un tempo di salari magri – prosegue Camping Cig – E ci hanno insegnato che i lavoratori e le lavoratrici sanno ancora essere ‘classe generale’: un collettivo di esseri umani di tutti i paesi del mondo, capace di indicare la via maestra a tutta la società. Speriamo che anche al porto di Piombino arrivi questo contagio di pace e di lotta. Abbiamo manifestato insieme a migliaia di studenti e ai loro insegnanti, nel nome di una cultura e una feconda lotta di popolo, per la pace nella giustizia e la giustizia nella pace, sull’esempio di Nelson Mandela: la stessa che propongono pure generose e illuminate minoranze ebraiche in tutto il mondo, legittime eredi del patrimonio di civiltà del loro popolo, a differenza del criminale Netanyahu. E’ una via più degna e credibile delle manovre che Trump e Netanyahu nascondono nelle pieghe del recente cessate il fuoco. Lotteremo dunque ancora tutte e tutti insieme per una pace degna e vera: condanniamo infatti sia il massacro attuato da Hamas il 7 ottobre 2023, sia il genocidio smisurato e disumano messo in atto dal governo Netanyahu, come disumani sono i furti di terre e l’apartheid imposti ai palestinesi da decenni”.

“Forse la sofferenza del popolo di Palestina sarà per i giovani, i quali con noi riempiono le piazze delle loro belle facce pulite e dei colori delle bandiere palestinesi, quello che il Vietnam fu per la generazione del Sessantotto – dice ancora la nota – Auguriamo loro un tale scatto di cuore e di pensiero: libertà uguaglianza fraternità, come insegna la Rivoluzione francese del 1789. La fiamma umana e politica della liberazione nella solidarietà è tornata a risplendere di tenerezza e determinazione in questi mesi e settimane, negli occhi luminosi dei ragazzi e delle ragazze, così come nelle generose mani dei portuali in sciopero. Questa fiamma di speranza va alimentata con cura materna. Va alimentata costruendo nel dialogo, qui e ora, convergenza nella quotidianità locale delle questioni aperte a Piombino e in Val di Cornia, giacché tutto si collega. A proposito delle fabbriche siderurgiche, il Camping Cgi ripete da mesi: acciaio (pulito) per produrre rotaie, non certo armi! Su questo punto, a Piombino movimento per la pace, comitati, sindacati, forze politiche e istituzioni sono chiamati ad esprimersi ad alta voce. Ed è responsabilità dello Stato impegnare in questa direzione i produttori di acciaio in sede di Piano nazionale della siderurgia, atto di programmazione economica in ritardo da anni a tutto vantaggio delle multinazionali, in ossequio al neoliberismo filopadronale. Lo Stato ha il dovere di intervenire in posizione di comando sia in Magona, sia in Jsw“.

“Ed è responsabilità dello Stato procedere finalmente alle bonifiche delle aree industriali, senza regalie agli investitori di Metinvest Adria – prosegue il messaggio – i quali non saranno i salvatori della patria: così come non lo sono stati Lucchini, Mordashov, Rebrab, Jindal, responsabili di avere ipotecato senza vergogna il diritto al lavoro e i diritti nel lavoro di migliaia di addetti, il presente e il futuro del territorio. Il potere pubblico – Stato, Regione, Comune – è chiamato a farsi carico dei problemi drammatici quali sanità pubblica (vedi ospedale); viabilità e ferrovia; scuole e socialità giovanile; diversificazione economica della Val di Cornia… Senza dimenticare il rigassificatore, che se ne deve andare entro la scadenza del 2026, se non prima, non già in un altro porto, bensì a vantaggio delle energie rinnovabili come il fotovoltaico, da installare sui capannoni, non nei campi”.

Secondo il Camping Cig “i movimenti, che su ciascuno di questi temi si sono espressi, sono chiamati a costruire convergenza e mobilitazione comune, come insegna la lotta dell’ex Gkn, tracciando dal basso un progetto comune di futuro per la Val di Cornia e non solo. Le coscienze, gli intelletti, le volontà personali e collettive, quali la lotta per la pace giusta in Palestina ha riacceso, possono trasformare i problemi parziali in una vertenza unitaria per un progetto degno di futuro sociale, ambientale, culturale della Val di Cornia, in un mondo in cui restare umani, insieme”.

© Riproduzione riservata

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