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“Infrastrutture moderne, sicure e veloci”: le richieste di Confcommercio ai neoeletti in consiglio regionale

Fra le altre questioni la desertificazione commerciale, la pressione fiscale, la direttiva Bolkestein e l'erosione costiera

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LIVORNO – Le richieste dei commercianti ai neoeletti in consiglio regionale non si fanno attendere. 

Confcommercio fa i complimenti ai tre eletti in provincia, Marcella Amadio, Alessandro Franchi e Diletta Fallani: “Ora lavorare subito su infrastrutture, desertificazione e costa. La Toscana costiera non può più aspettare”

“Al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e a tutti i consiglieri regionali eletti rinnoviamo le nostre più sincere congratulazioni e allo stesso tempo l’appello ad agire con urgenza sui temi strategici per lo sviluppo della costa livornese e di tutta la Toscana costiera”. È questo il messaggio lanciato dalla presidente di Confcommercio Provincia di Livorno, Francesca Marcucci, e dal direttore provinciale Federico Pieragnoli, che chiedono alla prossima legislatura regionale “un cambio di passo deciso, per restituire competitività alle imprese e centralità al territorio”.

“La costa toscana non può più essere spettatrice, ma protagonista delle scelte strategiche per la Toscana”, dichiarano Marcucci e Pieragnoli. Le imprese hanno bisogno di risposte chiare e rapide, di investimenti concreti e di un quadro normativo che premi chi lavora, produce e presidia i territori”.

Tra le priorità indicate da Confcommercio c’è innanzitutto il tema infrastrutturale: “Lo sviluppo della costa livornese non può prescindere da infrastrutture moderne, sicure e veloci. L’opera strategica centrale è la Darsena Europa, che deve tradursi in benefici reali per la città e i quartieri limitrofi: logistica urbana efficiente, servizi, viabilità adeguata e collegamenti con il porto”.

Fondamentali anche i collegamenti ferroviari: “Serve una rete più rapida e frequente verso Firenze e Pisa, il ripristino delle fermate a Cecina dell’alta velocità, senza dimenticare la stazione di Campiglia. Serve inoltre un ripensamento complessivo della viabilità interna e dei collegamenti con la FiPiLi per superare criticità ormai croniche“.

Altro fronte cruciale è quello della desertificazione commerciale, “un fenomeno che sta svuotando i centri urbani e privando i quartieri di funzioni vitali”.

Confcommercio chiede riduzione della pressione fiscale locale (Tari, Imu, Cosap), incentivi agli affitti, tutela degli esercizi storici e misure per favorire l’innovazione e la digitalizzazione delle piccole imprese. “Rigenerare i centri urbani”, spiegano Marcucci e Pieragnoli, “significa renderli più attrattivi, sicuri e vivibili, favorendo socialità e sicurezza”.

Sul turismo Confcommercio ricorda l’importanza dell’accoglienza sulla costa livornese. “La sfida principale è la destagionalizzazione, attraverso eventi culturali, sportivi ed enogastronomici che valorizzino città, litorale e borghi. Ma ci sono due emergenze non più rinviabili: la direttiva Bolkestein, per la quale servono regole certe, indennizzi equi e continuità d’impresa per gli operatori balneari, e l’erosione costiera, che minaccia l’economia turistica. Ogni stagione di incertezza significa danni economici e d’immagine per la nostra costa. Occorrono piani concreti e interventi tempestivi per proteggere le spiagge e tutelare un comparto strategico”.

© Riproduzione riservata

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