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Libertas Livorno – Tezenis Verona 78-71 (11-16, 36-38, 65-48)Bi.EMME SERVICE LIBERTAS LIVORNO
: Avery Woodson 25 (5/8, 4/9), Matthew james Tiby 11 (3/6, 0/3), Ariel Filloy 10 (2/4, 1/2), Luca Tozzi 9 (3/5, 1/3), Niccolo Filoni 7 (2/2, 1/3), Fabio Valentini 5 (1/3, 1/6), Luca Possamai 5 (2/2, 0/0), Matteo Piccoli 4 (0/0, 1/2), Tommaso Fantoni 2 (1/2, 0/0), NicolÒ Isotta 0 (0/0, 0/0), Niccolo Gubinelli 0 (0/0, 0/0), Nilo Genti 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 13 / 19 – Rimbalzi: 37 10 + 27 (Matthew james Tiby 9) – Assist: 11 (Fabio Valentini 4)
TEZENIS VERONA: Federico Zampini 14 (3/9, 2/4), Riccardo Bolpin 13 (5/6, 1/5), Filippo Baldi rossi 13 (3/5, 1/2), Andrew Smith 11 (3/5, 1/1), Federico Poser 8 (3/8, 0/0), Marco Spanghero 5 (1/3, 1/3), Michele Serpilli 4 (2/3, 0/1), Lorenzo Ambrosin 3 (0/4, 1/4), Davide Pittana 0 (0/0, 0/0), Francesco Frosini 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 10 / 20 – Rimbalzi: 39 15 + 24 (Federico Poser 13) – Assist: 10 (Marco Spanghero 4)
LIVORNO – Cambia la location ma non il risultato. La Libertas Livorno vince e convince anche contro la temibile Verona e colleziona il terzo successo di fila.
La premessa – doverosa – riguarda le tante assenze con cui la squadra di coach Demis Cavina si è presentata nel glorioso Palasport di Via Allende. I gialloblù hanno dovuto fare a meno degli americani Johnson e McGee, infortunati al pari del play Monaldi. La Scaligera Basket, però ha confermato di essere una delle squadre più attrezzate dell’intera serie A2, perché ha condotto per molti minuti – anche con il massimo vantaggio di 9 lunghezze – e si è arresa solo a fronte di un terzo quarto fantascientifico della Libertas.
Il primo quarto è stato gialloblù, perché l’avvio della Libertas è stato freddo. L’esatto contrario della Tezenis che con Zampini e Ambrosin ha messo subito il naso avanti fino all’11-16 del 10’.
Nel secondo quarto c’è stata una fiammata amaranto che ha prodotto un break di 9-0 buono per il primo ribaltone (da 11-18 a 20-18 con un ottimo Filoni on fire nelle due metà campo). Verona, però, con pazienza certosina ha atteso che passasse il tornado e ha continuato a fabbricare la propria pallacanestro fatta di difesa ruvida ed attacchi puliti. Così la Libertas ha iniziato a battere in testa e in un amen si è trovata sul -9 (27-36), prima che due ‘ciuff’ di Tozzi dalla media e una tripla di Piccoli allo scadere, accorciassero le distanze per il -2 (36-38) con cui si è andati all’intervallo lungo.
La bufera, quella vera, si è abbattuta sulla Tezenis nel terzo quarto. La Libertas ha aumentato l’intensità difensiva e Verona ha iniziato a sbagliare, a perdere palloni, a prestare il fianco al mortifero contropiede dei padroni di casa. Poi ci si è messo Woodson con tre triple consecutive pazzesche. E la partita è stata rivoltata come un calzino (65-48 al 30’).
Nell’ultima frazione la Libertas ha raggiunto il massimo vantaggio sul 70-50 prima di staccare troppo presto il piede dall’acceleratore, forse perché fiaccata dalle tre partite in otto giorni e dallo sforzo prodotto nei 10’ precedenti. Fatto è che Verona è tornata dentro la partita grazie a una difesa a tutto campo sulla quale la Libertas ha cozzato perdendo molti possessi. La Tezenis si è spinta fino a -6 (77-71), ma ormai era troppo tardi.


