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Pd: “La sicurezza a Piombino non può più essere affrontata con annunci e telecamere”

I democratici locali: "Serve un cambio di passo immediato e convocare subito il tavolo permanente sul tema"

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PIOMBINO – “Gli episodi di violenza degli ultimi mesi e quelli avvenuti in via della Repubblica, sabato sera, ed il giorno dopo in piazza Verdi confermano un problema che la nostra città vive da tempo: la sicurezza a Piombino non può più essere affrontata con annunci, telecamere a ripetizione e retorica emergenziale. I cittadini continuano a sentirsi esposti, e la risposta non può essere soltanto -più telecamere, più pattuglie, più taser”. Così il Pd di Piombino sul tema della sicurezza in città.

“Questa impostazione – spiegano i dem – non sta funzionando. E non perché la sicurezza non sia un tema serio. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte e ci auspichiamo che anche la maggioranza faccia la propria, superando impostazioni ideologiche per permettere alle istituzioni di lavorare concretamente negli interessi dei cittadini. Per questo, come Partito Democratico, lo diciamo con chiarezza: serve un cambio di passo immediato. Serve convocare subito il tavolo permanente per la Sicurezza. Lo chiediamo da mesi. Non è mai stato attivato.
E questa assenza pesa sulla capacità della città di rispondere con serietà e coordinamento. Il tavolo deve mettere insieme prefettura, forze dell’ordine, istituzioni, esperti, scuole, associazioni e realtà dei quartieri.
Non per fare passerelle, ma per costruire interventi concreti e condivisi, affrontando davvero i fenomeni che preoccupano i cittadini: micro-criminalità, conflitti giovanili, degrado urbano, insicurezza percepita e reale. Non presentiamo ora un elenco di proposte dettagliate: lo faremo nei prossimi giorni, in un incontro pubblico e di confronto, proprio a partire dai lavori che chiediamo di avviare con urgenza”.

“Oggi – prosegue il Pd – vogliamo chiarire la cornice: la sicurezza si costruisce su due piani complementari. Le azioni immediate, quelle che ogni città ha il dovere di garantire da subito: maggiore presidio del territorio; coordinamento operativo tra Comune, forze dell’ordine e Prefettura; illuminazione e cura degli spazi pubblici; presenza nei luoghi critici nei momenti critici.Non è “securitarismo”. È responsabilità verso i cittadini. Le azioni di medio-lungo periodo, quelle che prevengono, educano, creano comunità: spazi di aggregazione vivi e aperti, percorsi educativi continuativi, coinvolgimento di scuole, quartieri, servizi sociali, associazioni, confronto con chi altrove ha ricucito situazioni difficili. Non diciamo di avere una soluzione in tasca. Diciamo che c’è un percorso serio da costruire insieme”.

“La violenza di questi ultimi tempi – conclude la nota – non è un episodio isolato: è il sintomo di una città che ha vissuto crisi industriali, marginalità crescenti e quartieri lasciati troppo soli. La sicurezza non è una clava politica.
 Non è un tema da usare contro qualcuno.
È un diritto di cittadinanza. Per partire davvero, serve il punto zero:
un luogo stabile, competente e partecipato dove istituzioni, forze dell’ordine e comunità lavorano insieme. Piombino non ha bisogno di altre dichiarazioni di autosufficienza. Ha bisogno di coordinamento, ascolto e responsabilità. Il Partito Democratico è pronto a portare il proprio contributo, con serietà e con la consapevolezza che sicurezza è libertà, come ha ricordato la nostra segretaria nazionale Elly Schlein: libertà di vivere la città senza paura, con istituzioni credibili e presenti”.

© Riproduzione riservata

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