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PIOMBINO – Mancato pagamento degli stipendi alla Liberty Magona, il Comune alza la voce. A parlare della vicenda dell’industria siderurgica della rilaminazione a freddo e finimento dei laminati piani, in cassa integrazione straordinaria da un anno ma senza stipendio, sono il sindaco, Francesco Ferrari e l’assessora Sabina Nigro.
“Una violazione intollerabile – dicono – Abbiamo chiesto e ottenuto dal ministero un incontro urgente. Riteniamo estremamente grave e profondamente preoccupante il fatto che ancora una volta Liberty Magona non abbia provveduto al pagamento degli stipendi ai propri lavoratori, malgrado gli impegni assunti nei giorni scorsi. Non si tratta di un ritardo accidentale o marginale: è una violazione inaccettabile di un diritto fondamentale, che colpisce centinaia di famiglie, mette in ginocchio il tessuto sociale locale e getta dubbi profondi sull’affidabilità dell’azienda”.
“Ci chiediamo come la società possa continuare a chiedere ai lavoratori di prestare la propria opera senza alcuna garanzia che verranno retribuiti per il lavoro già svolto – proseguono – La data del 30 settembre, indicata dai sindacati, diviene, quindi, cruciale come discrimine fra una risposta concreta e la dissoluzione degli impegni presi. Riteniamo anche che l’accordo con Transteel non possa costituire l’alibi per procrastinare all’infinito le responsabilità dell’azienda madre, che deve fin d’ora farsi carico dei debiti retributivi e delle proprie responsabilità industriali. Proprio per l’estrema gravità del reiterato mancato pagamento, abbiamo contattato il Mimit chiedendo e ottenendo che la convocazione per il tavolo prevista per l’8 ottobre sia anticipata con urgenza, affinché si intervenga tempestivamente e non si perda ulteriore tempo prezioso”•
“Chiediamo inoltre che il governo consideri da subito misure ponte, almeno in via emergenziale – concludono – per dare garanzie ai lavoratori in attesa del perfezionamento dell’operazione industriale che dovrà salvare lo stabilimento. Come amministrazione resteremo al fianco dei lavoratori, solleciteremo ogni istituzione competente, vigileremo affinché non si consumi un’ennesima beffa ai danni della comunità piombinese”.
La vicenda approda anche in parlamento con il senatore di Alleanza Verdi Sinistra, Tito Magni: “Prosegue l’odissea dei lavoratori della Liberty Magona – dice il senatore – L’azienda, leader del mercato italiano nella laminazione, vive un momento di difficoltà e nelle scorse settimane la proprietà aveva preso degli impegni, messi però in discussione dal ritardo nel pagamento degli stipendi. Il comportamento della proprietà angloindiana è inaccettabile. È necessario che il governo si attivi per imporre all’azienda il rispetto degli impegni presi in sede ministeriale, a partire dal pagamento immediato delle retribuzioni arretrate e future. I lavoratori non possono aspettare il prossimo tavolo al ministero”.
“Siamo al fianco – dice il senatore – dei lavoratori e delle lavoratrici nella battaglia per la difesa del posto di lavoro, della propria dignità e del futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento di Piombino. Presenterò un’interrogazione al ministro Urso perché in gioco ci sono 500 famiglie e la continuità produttiva dello stabilimento”.