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PIOMBINO – Il 2 dicembre 2025 si è riunito a Piombino il Consiglio Comunale aperto sul rigassificatore e i comitati (Gruppo Gazebo 8 giugno, Comitato La Piazza della Val di Cornia, Rete NoRigass NoGNL) fanno il punto sulla situazione.
“Invitati Il Ministero dell’Ambiente, la Regione Toscana, la Snam e l’autorità portuale.
All’ultimo tuffo è stato ammesso anche un intervento di un rappresentante dei Comitati e della Rete, uno per tutti .
Abbiamo ritenuto di non partecipare essendo impossibile coordinare cinque soggetti e predisporre un comunicato in 12 ore.
Del resto, le nostre considerazioni le avevamo già spedite al Sindaco e al Presidente del Consiglio tramite pec , bastava che qualcuno le prendesse in considerazione.
Nessuno le ha prese in considerazione.
Il CSP invece nella sua autonomia ha partecipato.
Ma veniamo ai presenti
Governo e Regione sputando in faccia ai cittadini e ai consiglieri piombinesi hanno disertato l’incontro, nessun politico era presente.
La domanda era: rigassificatore quale futuro ?
Risposta : non pervenuta.
I tecnici intervenuti non avevano la risposta o, se la avevano, non l’hanno fornita.
Un fallimento totale.
Assente anche l’avv. Greco, legale del Comune, che avrebbe potuto dare lumi in merito a cosa potrebbe legalmente accadere.
Perché anche questo è un fronte aperto, dato che in Italia anche la legge a volte conta qualcosa.
Ma l’avvocato non era stato invitato.
Dunque il Consiglio si è svolto con tutta una serie di interventi tecnici, di poco interesse e alcuni anche discutibili, e con l’esternazione di ogni gruppo consiliare della propria volontà di veder sparire il rigassificatore entro luglio 2026.
Nessuno ha posto a Snam le nostre due domande, e cioè se abbiano richiesto una nuova Aia, che scade a maggio , e una nuova autorizzazione, che scade a luglio.
Un accenno, che purtroppo non è stato approfondito, è stato fatto.
Pare che l’Aia sia in fase di revisione.
Cosa significa non sappiamo.
Comunque dopo questo Consiglio noi chiediamo che i nostri rappresentanti delle istituzioni, tutti quanti, magari insieme a tutti i Sindaci che hanno firmato la nostra lettera, che tutti costoro vadano a Roma a chiedere spiegazioni direttamente a Giorgia Meloni.
Cosa intendono fare i nostri consiglieri comunali per dimostrare che non sono solo chiacchiere?”
