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PIOMBINO – Crisi Liberty Magona, solidarietà da Confcommercio ai lavoratori dello stabilimento costretti da settimane a vivere senza certezze economiche né prospettive chiare.
“Centinaia di famiglie non ricevono lo stipendio da oltre un mese e mezzo – afferma il vice presidente provinciale Confcommercio Fabio Busdraghi, referente per la Val di Cornia, a nome dell’associazione datoriale – È una condizione che non solo mette in difficoltà i dipendenti e l’indotto, ma che si ripercuote inevitabilmente su tutta la comunità e sul sistema economico locale. Mutui, spese quotidiane, consumi: tutto è bloccato, e la città intera paga il prezzo di una crisi non causata dai lavoratori”.
Per Confcommercio la vicenda Magona rappresenta un passaggio cruciale per il futuro dell’intero territorio: “Non possiamo permettere che una realtà storica e simbolica come questa venga lasciata senza prospettive, con le conseguenze disastrose in termini di occupazione che si prevedono. Occorre un impegno serio e immediato da parte delle istituzioni a tutti i livelli: locale, regionale e nazionale. Solo così sarà possibile salvaguardare il tessuto sociale ed economico di Piombino”.
“La diversificazione economica del territorio è una sfida necessaria – conclude Busdraghi – ma non può avvenire sulle macerie del comparto industriale. Piombino ha bisogno di un piano concreto, di investimenti certi e di una visione strategica che tuteli la dignità delle persone e ridia forza al lavoro”.
Anche Marco Torchioni si unisce al messaggio di solidarietà e alla richiesta d’aiuto alla politica. Il presidente della delegazione Confcommercio Piombino è lapidario: “Siamo vicini ai lavoratori e alle famiglie del settore. E non dimentichiamo che meno reddito disponibile significa contrazione dei consumi e danno all’intera economia locale”.