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LIVORNO – Dal 1° gennaio 2026 il Coni provinciale dovrà lasciare la storica sede di via Piemonte, punto di riferimento dello sport livornese da oltre 25 anni. La decisione arriva da Sport e Salute, società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha avviato un piano di razionalizzazione degli immobili in tutta Italia.
Nella struttura di Coteto, circa mille metri quadri con spazi per riunioni, uffici e parcheggio, hanno trovato posto dal 1999 25 federazioni sportive, due comitati regionali (rugby e vela) e gli uffici gare di volley e basket. Un vero quartier generale, che negli anni ha sostituito sedi sparse in città e che per molti dirigenti, tecnici e società rappresentava la “casa comune” dello sport.
La questione affitti
Il nodo è economico. Fino al 2019 era il Coni nazionale a sostenere il canone (circa 50mila euro annui). Con la nascita di Sport e Salute, la gestione dei contratti è passata alla società ministeriale che, nell’ottica di tagliare le spese, ha chiesto contributi prima al Coni locale e poi alle singole federazioni. Una soluzione che si è presto rivelata insostenibile, aprendo la strada alla disdetta del contratto comunicata nei giorni scorsi.
La Cassa Edile, proprietaria dell’immobile, riceverà il canone solo fino ad aprile 2026, ma Coni e federazioni dovranno lasciare gli spazi già dal prossimo gennaio.
Un problema che riguarda tutta la Toscana
La chiusura di Livorno non è un caso isolato: in Toscana si parla di stop alle sedi di Arezzo, Pistoia, Prato e Lucca, mentre per Massa, Siena e Pisa è prevista una riallocazione. Ma per Livorno, città con il più alto numero di medaglie olimpiche in rapporto agli abitanti e un tasso di sportivi tra i più alti d’Italia, lo sfratto ha un sapore particolarmente amaro.
Quale futuro?
Ora il delegato provinciale Gianni Giannone dovrà cercare una nuova soluzione, tra ipotesi di collaborazione con Comune e Provincia o con il supporto del mondo imprenditoriale. L’obiettivo è non disperdere un patrimonio fatto di federazioni e società che, insieme, hanno rappresentato la spina dorsale dello sport cittadino.
Al momento, però, una cosa è certa: dal 2026 il Coni e le federazioni livornesi non avranno più una casa.