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Livorno – Arezzo 2-1
LIVORNO: Seghetti; Mawete, Baldi, Noce, Antoni; Biondi (25’st Odjer), Hamlili, Marchesi (39’st Bonassi); Peralta (39’st Panaioli); Dionisi (25’st Cioffi), Di Carmine. A disp.: Tani, Ciobanu; Nwachukwu, Calvosa, Haveri, Marinari, Panattoni, Malva. All.: Venturato.
AREZZO: Venturi; De Col, Gilli, Chiosa, Tito (39’st Righetti); Eklu (25’st Varela), Guccione (17’st Ravasio), Chierico (39’st Meli); Pattarello, Cianci, Tavernelli (25’st Iaccarino). A disp.: Trombini, Galli; Gigli, Arena, Sussi, Perrotta. All.: Bucchi.
ARBITRO: Di Francesco di Ostia Lido (Taverna di Bergamo e Morea di Molfetta)
RETI: 38’pt Dionisi, 14’st Noce, 59’st rig. Pattarello
NOTE: ammoniti Cianci, Hamlili, Peralta, Eklu, Iaccarino, Bonassi
LIVORNO – È stata una dimostrazione di forza, un’affermazione netta che ridisegna la classifica: il Livorno conquista un derby cruciale, battendo l’Arezzo capolista per 2-0 al termine di una gara condotta con intelligenza e grinta. Lo stadio Armando Picchi esplode di gioia, tributando applausi scroscianti a una squadra che ha saputo imporsi con merito e autorità.
Il Livorno scende in campo con il piglio giusto e mette subito sotto pressione la difesa ospite. Dopo appena un minuto, l’asse d’attacco funziona a meraviglia: Di Carmine rifinisce per Dionisi, che chiama al tiro Peralta. La conclusione del ’96 è velenosa, Venturi si salva in corner.
La pressione labronica prosegue (applausi al 17′), nonostante le fiammate isolate dell’Arezzo, come la fuga al 5′ di Tavernelli che sfiora il palo. La partita si accende e si fa fisica e il direttore di gara Di Francesco di Ostia Lido è costretto a ricorrere ai cartellini.
L’assalto labronico trova il meritato premio al 38′: Dionisi prende palla sulla trequarti, avanza e lascia partire un tiro potente che, complice una deviazione fortuita di un difensore amaranto, beffa Venturi e si insacca in rete. È il gol che sblocca il derby: 1-0.
Prima del riposo, l’Arezzo tenta il colpo del pareggio con Pattarello, ma Seghetti è strepitoso e devia in angolo (44′), blindando il vantaggio al termine della prima frazione.
La ripresa inizia senza cambi e con un episodio dubbio al 3′ su Antoni che l’arbitro, dopo il ricorso all’Fvs, non assegna.
Al 9′ arriva il segnale che il raddoppio è nell’aria: Peralta recupera a centrocampo, Dionisi lotta e serve Di Carmine sul filo del fuorigioco. Il centravanti fiorentino prova il colpo da biliardo, ma la sua conclusione esce di pochissimo alla destra del portiere ospite.
L’appuntamento con il 2-0 è solo rimandato di cinque minuti. Al 14′ la difesa aretina capitola su palla alta: Mawete pennella un cross perfetto dalla destra e Noce svetta in cielo più in alto di tutti. Il suo colpo di testa è imparabile, il pallone si deposita alle spalle di Venturi.
Il doppio vantaggio spezza definitivamente le gambe all’Arezzo. Il Livorno controlla il ritmo e gestisce gli ultimi assalti, con la difesa impeccabile ma il recupero monstre rende la partita vibrante fino all’ultimo. Seghetti in due occasioni dice no a De Col e Pattarello, poi all’ultimo assalto l’arbitro vede un fallo di mano di Bonassi e assegna un calcio di rigore confermato dal Fvs. Dal dischetto va Pattarello ma il gol vale solo per la bandiera.
La vittoria è meritata e di grande spessore, un segnale fortissimo al campionato: il Livorno è tornato.


