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Due aree pubbliche di Livorno intitolate all’ex sindaco Raugi e all’ex presidente Gronchi

Lunedì le due cerimonie in piazza Mazzini e allo Scoglio della Regina: accolte le richieste di Fondazione Livorno e associazione Il Centro

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LIVORNO – Due aree pubbliche intitolate a personaggi illustri del passato: l’ex presidente della Repubblica, il pontederese Giovanni Gronchi e Dino Raugi, ex sindaco comunista di Livorno. Lunedì (27 ottobre )sono previste le cerimonie di intitolazione di aree pubbliche alla presenza del sindaco Luca Salvetti. La prima, alle ore 11 in piazza Mazzini (proprio al centro della piazza, sulla destra del monumento, dove ci sono le panchine) a Dino (Bino) Raugi, che fu sindaco di Livorno dal 1966 al 1975. La richiesta è stata avanzata da Fondazione Livorno.

 Saranno presenti il figlio Marco Raugi e il presidente di Fondazione Livorno Luciano Barsotti. La seconda alle 12 allo Scoglio della Regina (area a verde prima dell’ingresso del complesso) a Giovanni Gronchi, politico italiano, terzo presidente della Repubblica Italiana dal 1955 al 1962. La richiesta è stata presentata da Fabio Del Nista, presidente del Circolo Culturale Il Centro. Saranno presenti lo stesso Del Nista e monsignor Paolo Razzauti.

Dino Raugi detto Bino (Livorno 12 marzo 1926-11 ottobre 2007) è stato un politico e partigiano italiano. A 17 anni si unì alle formazioni partigiane. Esponente del partito comunista italiano, eletto per la prima volta consigliere comunale nel 1951 e poi assessore nel 1953, fu sindaco di Livorno per due mandati, dal 1966 al 1975. Fu eletto consigliere regionale della Toscana alle elezioni del 1975 e a quelle del 1980, ricoprendo la carica di assessore ai trasporti fino al 1982. Nel 2000 divenne presidente del Comitato provinciale di Livorno dell’associazione nazionale partigiani d’Italia. Morì all’età di 81 anni nell’ottobre del 2007.

Giovanni Gronchi è nato a Pontedera il 10 settembre 1887. Tra il 1911 e il 1915 ha insegnato lettere e filosofia a Parma, Massa, Bergamo e Monza. Nel 1919 è stato tra i fondatori del Partito Popolare Italiano. Eletto deputato, è stato chiamato a dirigere la Confederazione dei Lavoratori Cristiani. È stato nominato sottosegretario all’industria e commercio nel 1922 (primo governo Mussolini) fino al congresso di Torino del Partito Popolare (aprile 1923) ,dove è stata decisa la non collaborazione e il ritiro dal governo dei rappresentanti del Ppi.  Passato all’opposizione, è stato tra gli esponenti della scissione denominata “dell’Aventino” ed è stato dichiarato decaduto dal mandato parlamentare nel novembre 1926. Ritiratosi a vita privata, ha rinunziato al suo posto nella scuola ed è stato prima rappresentante di commercio e poi si è dedicato allo svolgimento di attività industriale. È stato nominato Ministro dell’Industria e Commercio nel 1944 (secondo e terno Governo Bonomi), nel 1945 (Governo Parri e primo governo De Gasperi). È stato deputato all’assemblea costituente nel 1946 (Democrazia Cristiana) e presidente del Gruppo parlamentare del suo partito. È stato eletto deputato al parlamento nel 1948 e nel 1953. L’8 maggio 1948 è stato eletto presidente della Camera dei Deputati. Il 25 giugno 1953 è stato rieletto Presidente della Camera dei Deputati. Il 29 aprile 1955 è stato eletto Presidente della Repubblica (al quarto scrutinio con 658 voti su 833): ha prestato giuramento l’11 maggio 1955. È divenuto senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. Èdeceduto il 17 ottobre 1978.

© Riproduzione riservata

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