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LIVORNO – Europa Verde esprime profonda soddisfazione per l’avvio dello smantellamento dell’inceneritore di Livorno, “un obiettivo – dicono dal partito – che il nostro movimento aveva posto come punto prioritario e imprescindibile del proprio programma politico”.
“Vogliamo rivolgere un sincero ringraziamento per il lavoro svolto al sindaco Luca Salvetti, all’assessora all’ambiente Giovanna Cepparello, all’assessora al bilancio e società partecipate Viola Ferroni, a tutta la giunta e a Aldo Iacomelli, amministratore Unico di Aamps. La chiusura definitiva, è bene sottolineare, non ha influito sui livelli occupazionali. Non è arrivata per caso, ma è il frutto di un costante lavoro di pressione politica, impegno tecnico e vigilanza attiva. Abbiamo sempre sostenuto che il superamento dell’incenerimento fosse l’unica strada percorribile per una Livorno moderna ed europea”.
“Mantenere in funzione il vecchio impianto sarebbe stata una scelta irresponsabile sotto diversi profili. L’operazione ha evitato un esborso di circa 23 milioni di euro necessari per il revamping (ristrutturazione dei macchinari) e la manutenzione di una tecnologia obsoleta. Una spesa insostenibile che avrebbe gravato sulle tasche dei cittadini. L’incenerimento non elimina i rifiuti, ma li trasforma. Ogni anno venivano prodotte tonnellate di ceneri tossiche, il cui smaltimento rappresentava un costo ambientale ed economico altissimo. Abbiamo rimosso una fonte di inquinamento atmosferico dal cuore del nostro territorio, migliorando la qualità dell’aria e della vita”.
“Con lo smantellamento dell’inceneritore, Livorno abbraccia finalmente le moderne tecniche di smaltimento a freddo. Ora occorre puntare con decisione su potenziamento della raccolta differenziata porta a porta e sulla introduzione della tariffa puntuale su tutto il territorio comunale. Ogni cittadino deve pagare per quanto rifiuto indifferenziato produce effettivamente. Vanno premiati i comportamenti virtuosi. Livorno ha dimostrato che la protezione dell’ambiente può diventare una pratica di buon governo che fa risparmiare risorse pubbliche e protegge la salute. Livorno ha voltato pagina e potrà essere un modello di economia circolare per l’intera regione”.


