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Salvini di nuovo a Livorno, reel al mercato: “Sgombereremo l’ex caserma occupata”

Plauso alla zona rossa nella zona del mercato. Visita in Darsena Europa, Ghiozzi: "Garantiti i fondi per un hub intermodale efficiente"

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LIVORNO – Alla fine Salvini al mercato di piazza Garibaldi c’è stato.

Non in forma ufficiale, non per girare fra i banchi come promesso in un primo momento, ma per un reel sui social network in cui ha ribadito i suoi slogan sulla sicurezza.

Piazza Garibaldi – ha detto – grazie all’impegno del prefetto è diventata zona rossa, quindi, grazie al nostro decreto, spacciatori e delinquenti di qui staranno lontano. C’è poi la questione dell’ex caserma occupata da anarchici, violenti, gente che vive nell’illegalità che noi ci impegniamo a sgomberare. Certo il sindaco dovrà richiedere lo sgombero, perché la proprietà è comunale ma noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

“La dichiarazione del Mmnistro Salvini che indica lo sgombero della ex caserma occupata come obiettivo della Lega prosegue le attività informali da noi già intraprese per giungere allo smantellamento di un luogo simbolo dell’illegalità”. A commentare sono l’europarlamentare Roberto Vannacci e il candidato alle regionali Federico Pazzaglia.

“Nel 2016 l’immobile è passato nella disponibilità del patrimonio immobiliare comunale – dicono – dunque siamo a chiedere al sindaco Luca Salvetti di avviare immediatamente la segnalazione alla Procura della Repubblica per giungere allo sgombero della Ex Caserma entro la prossima settimana. Questo è l’iter ordinario previsto dalla normativa recentemente aggiornata grazie ai gruppi parlamentari della Lega. Dopo quanto accaduto sabato e, soprattutto, martedì, con aggressioni violente a cittadini livornesi e ad agenti delle forze dell’ordine, laddove si sono viste 20 persone armate di spranghe, mazze e bastoni, nel contesto di manifestazioni non rimaste nei limiti dei perimetri prestabiliti e organizzate dalla galassia degli antagonisti livornesi, è il momento di stroncare alla radice ogni coacervo di abusivismo e criminalità nella città delle leggi livornine, della libertà e del rispetto delle differenze. La Livorno che difendiamo è quella di sempre, delle radici granducali, della pluralità vissuta nella sicurezza e nell’armonia, di quel Granduca Ferdinando I che promulgò le leggi livornine e che vediamo al contempo rappresentato nel monumento dei Quattro mori tenendo incatenati alla forza della legge coloro che rappresentavano un pericolo per la pace e la sicurezza dei cittadini livornesi”.

“Oggi – concludono Vannacci e Pazzaglia – la prima minaccia per la sicurezza dei livornesi è rappresentata dai soggetti eversivi dei centri sociali, che hanno messo a rischio la sicurezza di molti cittadini ed agenti pochi giorni orsono. Per questo è necessario che il Sindaco Salvetti proceda oggi stesso con la segnalazione alla Procura della Repubblica finalizzata allo sgombero dell’immobile di riferimento degli antagonisti”.

La giornata livornese è poi proseguita con la visita al cantiere della Darsena Europa che ha permesso di constatare direttamente “l’avanzamento dei lavori di quella che sarà un’opera fondamentale per il futuro economico e logistico non solo di Livorno, ma dell’intera Toscana e del paese”.

“La presenza del ministro Salvini qui a Livorno non è un semplice atto formale – dice il segretario comunale e candidato alle regionali Carlo Ghiozzi – ma la chiara dimostrazione dell’attenzione che il governo riserva alle grandi opere strategiche del nostro territorio. Abbiamo visto con i nostri occhi i progressi e abbiamo avuto la conferma che la Darsena Europa è una priorità assoluta. L’occasione è stata propizia anche per un confronto tecnico e operativo con il commissario dell’Autorità di sistema portuale, focalizzato sulla prossima fase cruciale: il collegamento infrastrutturale della nuova darsena alle reti stradali e ferroviarie esistenti. È emerso chiaramente il fabbisogno finanziario necessario per garantire che la Darsena Europa non sia un’isola, ma un vero e proprio hub intermodale efficiente. Il ministro Salvini ha assunto l’impegno di reperire i finanziamenti necessari all’integrazione della darsena nelle prossime manovre di bilancio. Questo è un impegno concreto che guarda al futuro del porto e alla creazione di posti di lavoro. Altrettanto significativa è stata la rassicurazione del vicepremier riguardo una questione attesa da tempo dalla comunità portuale livornese. Siamo lieti che il ministro Salvini abbia promesso che la nomina del presidente dell’Autorità di sistema portuale sarà definita ed effettuata entro la fine della prossima settimana. Si chiude così un periodo di commissariamento e si dà stabilità e una guida piena all’ente, essenziale per affrontare le sfide future con la massima determinazione. Un ringraziamento va al ministro per la sua costante e proficua vicinanza al nostro territorio”.

“Imbarazzanti in questo contesto costruttivo per il futuro di Livorno – prosegue Ghiozzi – le dichiarazioni del sindaco rilasciate alla stampa ai margini dell’incontro con Salvini. Salvetti affermando in modo grottesco che il Ministro “non conosceva il progetto anche se era in carica da 10 anni” (forse si è dimenticato che il Governo Meloni è stato eletto circa 3 anni fa), non fa minimamente gli interessi della città con questo goffo tentativo di dileggiare senza fondamento un’istituzione governativa. Durante l’incontro infatti lo stesso Salvetti ronzava intorno ai dirigenti dell’autorità portuale che spiegavano al ministro lo stato di avanzamento dei lavori senza neanche avvicinarsi a sentire cosa stessero dicendo; nella sua fantasiosa narrazione invece dichiara addirittura che è stato lui a mostrare a Salvini cosa sta accadendo in questo contesto infrastrutturale. Inaccettabili poi le ultimi dichiarazioni dove conferma apertamente che la presenza del leader della Lega a Livorno per presentare candidati ed il programma elettorale sia da ritenersi provocatoria bollandolo come atto di sfida nei confronti della città. Rimaniamo pertanto esterrefatti di come, di fronte ad un’immagine deleteria di Livorno portata avanti da alcune centinaia di delinquenti da condannare senza se e senza ma, il primo cittadino non prenda le distanze, non esprima solidarietà ai cittadini che volevano partecipare al comizio aggrediti ingiustamente, non garantisca che siano rispettate le regole democratiche del confronto politico, ma che continui irresponsabilmente a fomentare gli animi senza distendere il clima teso. Salvetti si faccia un esame di coscienza e smetta di fare una volta per tutte il capo ultras: la città di Livorno non ha assolutamente bisogno di tutto questo. Come Lega lo richiamiamo pertanto alla responsabilità del suo ruolo istituzionale.

© Riproduzione riservata

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