Cgil dopo il summit in prefettura: “La nave Usa attesa al porto di Livorno resterà in rada”

LIVORNO – Polemiche sull’attracco della nave Slnc Severn al porto di Livorno, Cgil soddisfatta dell’attività di mediazione della prefettura. 

A parlare sono il segretario generale Cgil Gianfranco Francese e il segretario generale Filt Cgil Giuseppe Gucciardo: “La nave – dicono – impegnata in un’attività di cooperazione logistica con la base militare di Camp Darby arriverà in rada al porto di Livorno ma probabilmente non attraccherà nel nostro scalo, in quanto si sta lavorando per trovarle e assegnarle una nuova destinazione. È quanto si è appreso nel corso dell’incontro tenutosi in prefettura a Livorno”.

“Valutiamo positivamente l’attività diplomatica messa in atto in queste ore dal prefetto Giancarlo Dionisi e dalle altre istituzioni locali con il governo e gli Stati Uniti al fine di trovare una soluzione che scongiuri l’attracco a Livorno della nave. La situazione è in continuo aggiornamento, per questo motivo l’attenzione dei lavoratori portuali resta alta. Lo stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi resterà perciò aperto. Cgil e Filt-Cgil continueranno a monitorare la situazione costantemente e a vigilare su quanto accadrà”.

Sul tema anche il Movimento Cinque Stelle: “La deviazione della nave cargo militare Slnc Severn dal porto di Livorno è un successo della mobilitazione popolare e della sensibilità del nostro territorio”. Così Irene Galletti e Fausto Bosco, candidati del Movimento 5 Stelle alle prossime regionali nella circoscrizione di Pisa.

“Non è un incidente logistico – aggiungono – ma un messaggio forte lanciato dai cittadini, dai sindacati e dai portuali in sciopero, che hanno detto no alla guerra e al genocidio a Gaza. La Toscana ha dimostrato di avere nel suo Dna il coraggio di ribellarsi all’ingiustizia, mentre il Governo Meloni resta in silenzio”.

Galletti e Bosco richiamano infine le parole del sindaco di Livorno, Luca Salvetti: “Serve una posizione chiara dell’esecutivo, l’assalto a Gaza deve cessare e la pace tornare ad avere basi solide”.