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LIVORNO – Tredicesima, secondo l’indagine condotta da Confcommercio in collaborazione con Format Research, oltre il 20 per cento delle persone che percepiranno questa mensilità la utilizzerà principalmente per far fronte a spese fisse, tasse e bollette. Un dato che fotografa con chiarezza le difficoltà di molte famiglie e che ridimensiona le aspettative di una spinta piena ai consumi di fine anno.
“La tredicesima, per una quota sempre più ampia di cittadini, non rappresenta più una leva per i consumi, ma uno strumento di compensazione rispetto all’aumento del costo della vita”, sottolinea il direttore generale di Confcommercio Livorno Federico Pieragnoli.
Accanto a questo scenario, l’indagine restituisce però anche indicazioni utili sui comportamenti di consumo legati al Natale. Tra i regali più ricercati si confermano ai primi posti i prodotti enogastronomici, vini e liquori (19,7 per cento), seguiti dai prodotti per la cura della persona e dai trattamenti di bellezza (15,2 per cento), e da capi di abbigliamento, calzature e articoli sportivi (13,2 per cento). Più distanziati, ma comunque presenti nelle scelte, figurano abbonamenti alle piattaforme streaming, biglietti per spettacoli e concerti, smartphone ed elettronica di consumo, oltre a gioielli e orologi.
Sul fronte dei canali di acquisto, emerge una netta preferenza per un approccio misto: 2 italiani su 3 acquisteranno i regali sia nei negozi fisici che online. Il 23,6 per cento comprerà invece esclusivamente presso i punti vendita tradizionali, in particolare grandi centri commerciali e negozi di vicinato, confermando il ruolo centrale del commercio fisico nell’esperienza di acquisto natalizia.
“Anche in un contesto complesso, il Natale resta un momento importante per il commercio – osserva Pieragnoli – I dati dimostrano che i consumi non si fermano, ma cambiano: le famiglie cercano qualità, prossimità e valore, premiando in molti casi le attività del territorio”.
“C’è quindi un elemento di fiducia da coltivare – conclude Pieragnoli – perché le imprese del commercio, soprattutto quelle di vicinato, continuano a essere un punto di riferimento per i cittadini. Se sostenute da politiche adeguate e da un clima di maggiore stabilità economica, possono intercettare questa domanda e contribuire a chiudere l’anno con segnali positivi”.


