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Nuova associazione balneari a Cecina, Confcommercio: “Ai tavoli solo sigle più rappresentative”

Ciapini (Confesercenti): "Servono interlocutori che parlino a nome dell'insieme degli operatori e non di una loro frazione"

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LIVORNO – “Prendiamo atto della notizia relativa alla nascita di una nuova associazione di operatori balneari nel territorio di Cecina. Pur non avendo nulla da eccepire in merito al legittimo diritto di costituire nuove realtà associative, è necessario ribadire con chiarezza il ruolo consolidato e il peso che le nostre organizzazioni svolgono da anni, a livello territoriale, regionale e nazionale, a tutela delle imprese balneari su tutta la costa livornese”.

Così Sib Confcommercio Provincia di Livorno e Fiba Confesercenti Livorno, associazioni di categoria numericamente più rappresentative delle imprese balneari in Italia e della provincia di Livorno, che mettono i puntini rispetto alla proliferazione di sigle sindacali, in particolare della balneazione organizzata.

“Siamo già intervenuti scrivendo a tutti i Comuni del litorale per richiedere la programmazione di incontri di concertazione sui temi che riguardano il futuro delle concessioni e la gestione del demanio marittimo. Una richiesta accompagnata da un elemento per noi imprescindibile: la partecipazione ai tavoli deve essere garantita alle associazioni realmente rappresentative della totalità delle imprese balneari del territorio. È nostra responsabilità segnalare agli enti locali che coinvolgere soggetti privi di effettiva rappresentanza collettiva rischia di indebolire il confronto e di generare decisioni prive di un reale mandato da parte della categoria” specificano Fulvietto Pierangelini, presidente provinciale Sib Confcommercio, e Maurizio Frassoni, presidente provinciale Fiba Confesercenti.

“Il quadro che abbiamo davanti richiede serietà, coesione e capacità di proposta – ribadisce Federico Pieragnoli, direttore provinciale Confcommercio Livorno – Le imprese balneari della provincia si aspettano che i tavoli istituzionali coinvolgano chi ha storia, numeri, competenze e responsabilità riconosciute. La credibilità del processo decisionale passa da qui”.

Sulla stessa linea Alessandro Ciapini, direttore Confesercenti Livorno: “Le sfide dei bandi, la gestione del demanio e gli effetti della direttiva Bolkestein chiedono un confronto strutturato e rappresentativo. Servono interlocutori che possano parlare a nome dell’insieme degli operatori e non di una loro frazione. È un tema di metodo, ma anche di tutela della categoria”.

A nome delle sigle sindacali di categoria, Fulvietto Pierangelini e Maurizio Frassoni ribadiscono che la concertazione deve restare uno strumento di garanzia per tutti: “Il settore balneare sta attraversando un fase delicata e decisiva. Occorre preservare l’unità degli operatori e assicurare che il confronto avvenga con chi rappresenta davvero la filiera, evitando la proliferazione di tavoli che rischiano di generare frammentazione e confusione”.

“Da parte nostra – conclude Pierangelini – continueremo il dialogo con tutte le istituzioni per affrontare con serietà e competenza la questione Bolkestein, le procedure relative ai bandi e ogni altro tema che inciderà sul futuro delle imprese balneari della costa. Il nostro impegno rimane quello di tutelare la categoria attraverso percorsi trasparenti, condivisi e basati sull’autorevolezza che viene dal nostro percorso”.

© Riproduzione riservata

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