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LIVORNO – La Cucina italiana è Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Il riconoscimento dell’Unesco risuona con particolare forza anche a Livorno e in tutta la provincia, dove la tradizione gastronomica è parte essenziale dell’identità del territorio e della vita economica delle comunità locali.
A esprimere soddisfazione sono i vertici di Confcommercio Livorno che rappresentano le imprese della ristorazione, dell’intrattenimento e dell’accoglienza. Soddisfazione e orgoglio per un riconoscimento che rafforza il valore culturale e sociale della ristorazione, tratto distintivo del territorio. “La cucina italiana in generale, e quella livornese in particolare, sono il risultato di una storia collettiva che continua a vivere nelle mani di chi lavora ogni giorno tra fuochi, banchi del pesce, mercati e tavole imbandite”.
Federica Garaffa, presidente Fipe Confcommercio Livorno: “Questo riconoscimento premia non solo la cultura italiana del cibo, ma anche il lavoro quotidiano di migliaia di professionisti che nei nostri territori mantengono vive tradizioni, ricette e modi di stare a tavola. La cucina italiana è un patrimonio fatto di competenze, rispetto per i prodotti, capacità di innovare senza perdere le radici. Un successo per la nostra Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che ha promosso e sostenuto la candidatura con una campagna serrata e convinta. Ma anche per la ristorazione livornese si tratta di un risultato che valorizza l’impegno delle imprese, spesso familiari, che custodiscono un sapere antico e allo stesso tempo si mettono alla prova ogni giorno per offrire qualità e ospitalità. È una vittoria che appartiene a tutti noi: cuochi, ristoratori, baristi, produttori, filiere locali. E dimostra quanto il nostro settore sia un presidio sociale e culturale, oltre che economico”.
Francesca Marcucci, presidente Confcommercio Provincia di Livorno: “Questo traguardo parla anche della capacità del nostro paese di tenere insieme tradizione e impresa. Le attività della ristorazione sono luoghi in cui si trasmettono identità, memoria e saper fare, ma sono anche aziende che affrontano quotidianamente sfide importanti: costi in crescita, burocrazia, necessità di personale qualificato. Il riconoscimento Unesco ci dà una spinta per continuare a chiedere politiche che sostengano davvero chi lavora e investe. La cucina italiana è un simbolo culturale, ma è anche un settore che crea occupazione e contribuisce in modo decisivo al turismo, specialmente nelle città costiere e sulle colline. Abbiamo tutte le carte per farne un motore di sviluppo sempre più forte”.
Federico Pieragnoli, direttore provinciale Confcommercio Livorno conclude: “La cucina del nostro territorio è un patrimonio nel patrimonio. Qui ogni piatto racconta un incontro, una contaminazione, un porto aperto al mondo. Il riconoscimento Unesco ci invita a essere ancora più consapevoli del valore delle preparazioni, della qualità del pesce locale, e dell’importanza di tutelare le produzioni artigianali. La cucina livornese è fatta di materia prima, tecnica e verità: ingredienti che continueremo a difendere e a promuovere”.


