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CAMPIGLIA MARITTIMA – Con una lettera alla sindaca Alberta Ticciati di martedì scorso (14 ottobre) si è dimesso dall’incarico di assessore comunale Massimo Zucconi. Nessuna divisione o frizione di natura politica e programmatica, ma l’accoglimento della richiesta di disponibilità da parte dell’associazione nazionale Costituente Terra, che si pone l’obiettivo di arginare a livello globale la deriva che vede sempre più vicine e pericolose le guerre nel mondo, di entrare nel comitato esecutivo.
“Con le dimissioni di Zucconi non ci sono nuovi ingressi in giunta – ha spiegato la sindaca Alberta Ticciati – ma una redistribuzione delle sue deleghe, dunque urbanistica, politiche sovracomunali, pianificazione d’area e mobilità, patrimonio culturale e paesaggistico”. La riorganizzazione urbanistica pianificazione d’area e mobilità vanno a Iacopo Bernardini che lascia commercio e attività produttive assegnate ora a Stella Zannoni che le aveva seguite nel precedente mandato; le politiche sovracomunali rimangono alla Ssndaca e patrimonio culturale e paesaggistico vanno a Silvia Benedettini che tra le deleghe ha già la cultura.
La sindaca prosegue: “Ci tengo a ringraziare Massimo Zucconi per il contributo importante che ha saputo dare in questo anno e mezzo e anche per il lavoro che precedentemente abbiamo costruito insieme, a tante mani, che ha saputo tenere insieme il centrosinistra e il civismo e le espressioni meno strutturate dei partiti che ci hanno consentito di insediarci con un’ampia maggioranza al governo del comune nel 2024” e aggiunge: “Tanti degli obiettivi che riusciremo a portare a termine in questi cinque anni sono frutto anche del contributo di Zucconi, solo per citarne alcuni il piano operativo, e il piano della mobilità, quest’ultimo lavoro, per le soluzioni emerse, messo a disposizione per una crescita comprensoriale e non solo di Campiglia Marittima; il lavoro sul rischio idraulico con azioni immediate e anche di medio e lungo termine, per rendere il territorio più pronto ad affrontare e gestire le fragilità e il cambiamento climatico”.
“Voglio anche rimarcare – prosegue Ticciati – che la scelta di Massimo Zucconi in giunta l’ho assunta convintamente e la rifarei, le dimissioni non derivano da alcun tipo di divisione o frizione sul piano politico che rimane condiviso. Capiremo insieme come proseguire questa collaborazione, sotto altre forme, ci teniamo a non disperdere questa capacità e qualità di lavoro che ha ottenuto e saprà ancora dare risultati importanti. Malgrado il dispiacere accolgo le dimissioni con le motivazioni che Massimo esprime”.
Anche Massimo Zucconi parte dal percorso condiviso che è stato intrapreso nel 2024: “Non ci sono problemi politici, ho condiviso lo sforzo di costruire uno schieramento unitario a Campiglia, non tanto in quanto tale, ma perché sostenuto da un programma comune. Ho condiviso la costruzione del programma, oggi a 16 mesi dall’insediamento della giunta non cambia niente. Mi sento semplicemente un cittadino collocato nell’area della sinistra, non mi sento rappresentante il civismo anche se nel 2009 fui candidato a Campiglia per la lista Comune dei cittadini nel cui programma ci tengo a precisarlo, nel primo rigo avevamo scritto ‘era meglio se non ce ne fosse stato bisogno’ perché le motivazioni erano quelle di richiamare la politica, i partiti al loro ruolo di vicinanza ai cittadini. Le liste civiche non sono la soluzione del problema dell’allontanamento dei cittadini dai partiti”. E proseguendo nelle motivazioni: “Dal 2022, con l’inizio della guerra in Ucraina, mi sono impegnato con altre persone a guardare a un nuovo ordine internazionale che veda le Nazioni Unite riappropriarsi di credibilità e autorevolezza, assumendo un ruolo che abbia valenza di legge e non solo di indirizzo che, come vediamo, ogni stato si sente autorizzato a violare portando a un’escalation che rischia di distruggere l’umanità. I trattati dell’Onu oggi sono buoni propositi ma non hanno forza di legge, Costituente Terra lavora per rilanciare l’Onu con questo elemento in più. È un dato che ulteriori investimenti sul riarmo, tensioni economiche, tagli e sottrazione di risorse a favore di armi e guerre ricadono sulla vita quotidiana di ognuno di noi”.
“Pur nella consapevolezza di poter non raggiungere tutti gli obiettivi il mio modo di lavorare è quello di non rinunciare a trasformare i contenuti dei programmi in azioni concrete, quindi non stare dentro la giunta aspettando che si verifichi ciò che si immagina, ma lavorare per raggiungere condizioni concrete, oggi nel nostro paese la complessità sempre crescente della macchina amministrativa, che secondo me va cambiata per rispondere ai bisogni dei cittadini in tempi adeguati, richiede molte energie che non posso garantire, pur dispiacendomi, in contemporanea con l’impegno che mi sento di assumere con Costituente Terra dove credo di poter dare un contributo utile e concreto”.
Rispetto al lavoro fatto Zucconi premette che in questo quadro complesso ricordato, l’amministrazione di Campiglia “ha il merito di aver avviato il processo di formazione del piano strutturale e del piano operativo insieme – spiegano dalla giunta – che ha consentito in un anno di raccordare il piano operativo impostato dalla precedente amministrazione al programma elettorale del presente mandato, il 7 novembre è prevista la conferenza paesaggistica e ci sono i presupposti per l’approvazione definitiva entro il 2025″.
È stato elaborato un piano organico della mobilità, che prevede uno svincolo nord, la riqualificazione area della zona della stazione, la viabilità ciclo-pedonale. Il nuovo svincolo, un lavoro da portare alla pianificazione territoriale, sarà collocato in zona Lumiere ed è stato individuato confrontandosi con i comuni di Piombino e San Vincenzo perché questo intervento libererebbe sia l’Aurelia da Venturina a San Vincenzo, sia la via della Principessa.
La deregolamentazione degli impianti di energie rinnovabili che minaccerebbero le campagne per centinaia di ettari: “Il Comune – si legge in una nota – ha contribuito alla formazione della legge regionale sulle aree idonee, che è pronta e ferma in attesa del parere del governo. Nello spirito di dimostrare che in Val di Cornia si possono garantire opere per la transizione energetica senza stravolgere il territorio l’amministrazione comunale sta lavorando all’apposizione di vincoli ambientali e archeologici che sono gli unici in grado di arginare l’insediamento di grandi impianti, obiettivo che trova d’accordo anche gli altri comuni e la Soprintendenza”.