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VAL DI CORNIA – Lunedì 15 dicembre si è svolta a Roma la XX Riunione della Rete ReMi, in occasione del decennale della Rete Nazionale dei Parchi e Musei Minerari, nell’ambito del progetto GeoSciences IR, del PNRR URBES e con il patrocinio di ANIM (Associazione Nazionale Ingegneri Minerari).
Parchi Val di Cornia SpA ha partecipato all’incontro con l’intervento della Responsabile del Parco archeominerario di San Silvestro, Debora Brocchini, che ha presentato un excursus sulle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio del Parco, sviluppate in collaborazione con ISPRA e con la Rete ReMi, alla quale l’azienda ha aderito sin dalla sua costituzione all’Expo di Milano nel 2015.
Il percorso di tutela e valorizzazione dei paesaggi minerari ha preso avvio fin dall’istituzione del Parco archeominerario di San Silvestro nel 1996. Un risultato particolarmente rilevante ha riguardato il riconoscimento di interesse culturale, sancito nel 2019 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il decreto di vincolo sui siti minerari del Parco, riconosciuti come sistema unitario di testimonianze delle lavorazioni minerarie sia in superficie che nel sottosuolo.
Un caso pilota a livello nazionale, che ha messo in evidenza la complessità storica, archeologica e paesaggistica dei contesti minerari e il ruolo del Parco come laboratorio di sperimentazione per nuovi modelli di tutela e valorizzazione. Un percorso che si inserisce in un quadro più ampio avviato a partire dalle Linee Guida del 2008 per la tutela, gestione e valorizzazione dei siti e parchi geominerari, alla cui elaborazione Parchi Val di Cornia ha partecipato attivamente.
L’esperienza più recente condivisa con ISPRA e con la Rete ReMi è la prima Scuola Estiva sui Giacimenti Minerari, ospitata nel settembre 2025 presso il centro di documentazione di Villa Lanzi nel Parco archeominerario di San Silvestro, inserita tra le azioni del Programma Nazionale di Esplorazione (PNE) redatto da ISPRA finalizzate alla riattivazione degli insegnamenti accademici e delle scuole minerarie. L’attività, organizzata dalla Scuola di Specializzazione in Discipline
Ambientali di ISPRA, dalla Società Geologica Italiana e dalla Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, ha visto il coinvolgimento di giovani geologi e tecnici della pubblica amministrazione confermando il ruolo del Parco come luogo di formazione, ricerca e sperimentazione sul campo.
La scelta di ISPRA di questo spazio come sede della scuola è nata in quanto il territorio di Campiglia Marittima, grazie alla sua unicità geologica e mineraria, permette osservazioni dirette in superficie e nel sottosuolo, oltre a consentire di sperimentare tecniche innovative come la radiografia muonica e ad avere strutture in grado di ospitare eventi formativi come questi.
“La Parchi Val di Cornia ribadisce con convinzione il proprio impegno nella tutela e valorizzazione dei territori minerari italiani, riconoscendo l’importanza della rete di relazioni con istituzioni, università e centri di ricerca, affinché le potenzialità storiche, culturali e scientifiche di questi luoghi continuino a essere riconosciute e sviluppate in maniera sostenibile”, ha dichiarato l’Amministratore Unico di Parchi Val di Cornia SpA.
I parchi minerari possono essere, insieme, memoria del passato e laboratorio per il futuro: luoghi dove la storia non si è fermata e che possono contribuire a far ripartire una nuova fase della ricerca mineraria più consapevole, sostenibile e condivisa.


