LIVORNO – Rugby, continua il lavoro del nuovo Polo Federale a Livorno.
Settembre 2022. Mentre sulle coste livornesi l’estate finiva salutando la città con il passare dei giorni, sul prato dell’impianto di Stagno cominciava un nuovo capitolo per il rugby amaranto. Il nuovo Polo Federale infatti aveva appena posto le proprie radici. Livorno era stata definitivamente scelta, insieme ad altre sette città, per formare nuovi atleti di livello élite.
Sei mesi dopo, il Polo continua il suo lavoro grazie alla gestione del Livorno Rugby e dei Lyons Amaranto. Affinare la tecnica e far crescere i giovani talenti dentro e fuori dal campo. Il Polo di Sviluppo Federale, dopo la promozione in Serie A ottenuta lo scorso anno dal Livorno Rugby, premia il lavoro fatto dalle società. I migliori giocatori di tutta la Toscana classe 2005, 2006 e 2007 si allenano ogni lunedì e mercoledì per raggiungere i massimi livelli nazionali. Un progetto che va avanti a gonfie vele. E i risultati sul campo ne sono il riflesso migliore.
Costruire un futuro con la palla ovale. I ragazzi sono costantemente seguiti da fisioterapisti, video analyst, un medico sociale e da quattro allenatori federali. Lo studio, naturalmente, viaggia in parallelo al campo. Lavorare sulla tecnica e sui dettagli. Un asset strategico per la crescita del rugby italiano.
Livorno negli ultimi mesi, grazie ai risultati ottenuti nel nuoto e nel rugby, è diventata un centro nevralgico per il movimento sportivo nazionale di vertice. Un centro federale è un centro che la federazione stabilisce in una città per avere un bacino di utenza maggiore e creare una connessione sempre più stabile e forte tra club e federazioni. L’obiettivo è quello di garantire la crescita di giovani e offrire a tutti gli atleti un palcoscenico sempre più ampio dove mettere in mostra le proprie potenzialità. I frutti non stanno tardando ad arrivare. Di spessore i risultati colti da tali atleti nelle proprie squadre di appartenenza. Di spessore anche le due gare di verifica giocate dai rappresentanti del Polo di Livorno contro i pari età del Polo di Firenze/Prato. E il lavoro continua.
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