|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
PIOMBINO- Il Gruppo Consiliare Partito Democratico di Piombino e il Gruppo Consiliare Piombino Domani rispondo sulla questione della chiusura del Metropolitan di Piombino.
“Sul Metropolitan il sindaco deve dare delle risposte chiare alla città, invece di attaccare le opposizioni e i singoli consiglieri sul piano personale per sviare l’attenzione su quella che è la realtà dei fatti: il nostro Teatro poteva e doveva restare aperto e la gestione di questa vicenda da parte dell’amministrazione è stata ed è semplicemente disastrosa.”
Replicano così i consiglieri di opposizione dei gruppi del Partito Democratico e di Piombino Domani all’attacco che il sindaco ha rivolto loro con un post sui suoi profili social, in risposta alla conferenza stampa tenuta sabato 29 novembre sulla vicenda della chiusura del Teatro Metropolitan di Piombino.
“Il sindaco ci sottovaluta. Siamo persone serie, che hanno approfondito, anche con l’aiuto di tecnici, una vicenda apparsa da subito poco chiara e che solleva interrogativi ai quali l’amministrazione semplicemente evita di rispondere”, proseguono. “Non serve comunque una laurea in ingegneria per capire che la famosa relazione non dice che il teatro va chiuso, basta leggerla: la relazione si conclude con l’indicazione che è necessario un intervento di adeguamento sismico. Ferrari ci dice che con la sicurezza non si gioca e che la sua è stata una scelta di estrema prudenza e responsabilità. Benissimo, ma allora risponda a queste domande.
- Innanzitutto, se ha agito per essere il più prudente possibile, perché la relazione è datata 5 maggio 2025 e si è aspettato il 23 luglio, cioè due mesi e mezzo, per scrivere alla cooperativa Metropolitan per ordinare la sospensione immediata delle attività?
- Perché non ha emanato nessuna ordinanza contingibile e urgente per chiudere il Teatro? Una struttura pubblica non si chiude con una lettera o con una conferenza stampa, va fatto un atto ufficiale pubblico che spieghi i motivi per cui si chiude, e questo atto non c’è. Perché?
- Perché, se i lavori erano così urgenti, dalla data della chiusura ad oggi, cioè in 4 mesi, non si è nemmeno messo mano all’incarico per fare il progetto di adeguamento sismico, senza il quale non è possibile partire con i lavori e si sono addirittura tolte risorse dal bilancio per gli incarichi di progettazione?
- Ma soprattutto, perché, se è vero che con la sicurezza non si gioca, nel piano dei lavori pubblici è stato previsto, prima nel 2027 e ora nel 2028, un intervento così chiamato, citiamo testualmente, “Elementare Riotorto. Adeguamento sismico”e la scuola elementare di Riotorto continua tranquillamente ad essere aperta? Se la scuola va adeguata dal punto di vista sismico, come il Metropolitan, perché la scuola resta aperta, con i bimbi che tutti i giorni entrano nell’edificio, e il Teatro, invece, deve restare chiuso?
E concludiamo con le ultime due domande.
- Perché, nel suo intervento in consiglio comunale a luglio, ha dichiarato che lui non si sentiva in colpa perché i problemi del Metropolitan erano vecchi e che la sinistra per vent’anni non aveva “piantato un chiodo” nella struttura, cosa peraltro non vera, facendo passare il messaggio che la chiusura era legata anche alla cattiva manutenzione dell’immobile? E poi saremmo noi che facciamo propaganda?
- Infine, che fine hanno fatto le promesse di trovare alternative per la stagione teatrale e cinematografica di questo inverno fatte a luglio dall’assessora alla cultura Sabrina Nigro? Che fine ha fatto la famosa tensostruttura, l’eventuale accordo con l’ex cinema Odeon, l’utilizzo della corte pentagonale del Castello? Siamo a dicembre e anche qui non c’è traccia di alternative.
Sono tante le cose che non tornano, come si vede, e le domande a cui bisognerebbe che il sindaco rispondesse. Presenteremo un’interpellanza nel prossimo consiglio comunale per ricevere tutte le risposte che la città merita.Dal nostro punto di vista ce n’è abbastanza per parlare di gestione disastrosa, di promesse non mantenute, di scarsa chiarezza e trasparenza e, soprattutto, di una volontà precisa di chiudere il teatro e solo quello. Nel frattempo, per come l’amministrazione ha impostato la discussione, il messaggio che è passato in città è che il teatro non è più agibile, pericoloso e che ci sono rischi immediati di crolli. Ci auguriamo che la nostra iniziativa serva a far capire alle persone che queste cose semplicemente non sono vere e a pretendere da parte del sindaco e della sua giunta onestà e trasparenza, le due grandi assenti di tutta questa triste vicenda.”


