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PIOMBINO – Incidente mortale alla Bertocci di Piombino, a perdere la vita lo scorso 31 ottobre è stato Salvatore Parlato, lavoratore di 64 anni.
“È inaccettabile – afferma in una nota la Cgil Livorno – che una tragedia di tale gravità sia emersa soltanto ieri, 9 novembre, a distanza di oltre una settimana dai fatti. La mancata comunicazione immediata ai sindacati e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls – Rlst) rappresenta una violazione dei principi di trasparenza e partecipazione che dovrebbero essere alla base delle relazioni sindacali e della gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Un infortunio mortale – prosegue la nota – non può e non deve restare avvolto nel silenzio. I lavoratori, le loro rappresentanze e l’intera comunità hanno diritto di conoscere tempestivamente quanto accade, anche per garantire che vengano attivate tutte le verifiche e le misure necessarie a prevenire altri incidenti”.
“La Cgil chiede che siano fatti pienamente luce e chiarezza sulle dinamiche dell’accaduto e che si accertino tutte le eventuali responsabilità. In questo quadro ci riserviamo di approfondire la vicenda con i legali al fine di valutare la costituzione di parte civile. La sicurezza non può essere un fatto burocratico o un obbligo formale: è un diritto fondamentale di ogni persona che lavora e un dovere collettivo che impone trasparenza, prevenzione e rispetto” conclude la Cgil.


