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LIVORNO – Finisce 0-0 al “icchi tra Livorno e Campobasso, con gli amaranto che sprecano l’occasione di tornare alla vittoria davanti al proprio pubblico. La squadra di Formisano ha approcciato bene, creando almeno tre palle-gol nitide nei primi dieci minuti, ma non ha trovato la concretezza necessaria.
La cronaca
Il copione del match si disegna subito: al 2’ Cioffi impegna Tantalocchi, sulla ribattuta Dionisi calcia incredibilmente alto da due passi. L’ex Ternana replica al 6’ con un destro sbilenco a lato dopo un regalo della difesa molisana. Occasioni che peseranno sull’economia della gara. Anche Biondi prova a scuotere i suoi con un destro dalla distanza che costringe il portiere ospite alla deviazione, ma col passare dei minuti il ritmo cala. Il Campobasso si affaccia al 23’ con Cristallo di testa, poi nel finale di tempo Panaioli, entrato al posto dell’infortunato Marchesi, non sfrutta un assist invitante sempre di Biondi.
Nella ripresa la storia non cambia: Dionisi fallisce ancora di testa, Cioffi trova pronto Tantalocchi, mentre gli ingressi di Peralta e Di Carmine non incidono. L’ultimo brivido è di Biondi all’81’, ma il suo colpo di testa termina alto.
I temi
Il Livorno mostra qualche progresso nell’atteggiamento e nella compattezza difensiva, con Noce tra i più positivi, sempre puntuale nelle chiusure e capace di guidare la retroguardia con sicurezza. Sulla corsia destra si è visto un Biondi intraprendente, che ha provato più volte a rendersi pericoloso anche se con poca precisione.
All’opposto, la serata storta di Dionisi resta la nota più pesante: due errori macroscopici in avvio e altre occasioni sprecate lo rendono il protagonista in negativo della partita. Anche Welbeck, in cabina di regia, ha offerto una prova incolore, senza dettare i tempi del gioco.
Tra le note positive, Cioffi ha messo energia e vivacità nell’attacco amaranto, pur peccando di concretezza sotto porta, mentre Panaioli, subentrato, ha avuto l’occasione giusta senza riuscire a sfruttarla.
Per gli amaranto si tratta di un punto che muove la classifica ma lascia l’amaro in bocca. La sterilità offensiva resta il limite principale: tanta aggressività e spirito di sacrificio, ma senza precisione negli ultimi venti metri. E così, contro un Campobasso ordinato ma non irresistibile, il Livorno ha mancato un’altra occasione per invertire la rotta.
Livorno (4-2-3-1): Ciobanu; Ghezzi, Noce, Baldi, Antoni; Welbeck (85′ Odjer), Hamlili; Biondi (85′ Mawete), Marchesi (36′ Panaioli), Cioffi (66′ Peralta); Dionisi (66′ Di Carmine). A disposizione; Tani, Gentile, Haveri, Nwachukwu, Calvosa, Monaco, Marinari, Malva, Panattoni. All. Formisano
Campobasso (4-3-3): Tantalocchi; Cristallo, Papini, Celesia, Pierno (72′ Martina); Gargiulo, Cerretelli (60′ Serra), Gala (88′ Lombari); Bifulco, Magnaghi (72′ Padula), Leonetti (60′ Di Livio). A disposizione: Rizzo, Muzi, Lanza, Nocerino, Rianna, Parisi, Lancini, Ravaglioli. All. Zauri
Arbitro: Matteo Dini di Città di Castello
Note: angoli 2-0; ammoniti Pierno e Peralta; recupero 2′; spettatori 3351
