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LIVORNO – Il Natale dell’Unione Sportiva Livorno 1915 viene rovinato da una pesante sanzione del giudice sportivo, che ha inflitto alla società amaranto un’ammenda di 2mila euro a seguito del turbolento derby contro il Pontedera.
La partita, terminata sul campo con un pareggio per 2-2 grazie alla doppietta salvifica di Di Carmine, è stata infatti segnata da una pioggia di artifizi pirotecnici che ha trasformato lo stadio Armando Picchi in uno scenario ad alta tensione. Il referto parla chiaro: i sostenitori labronici hanno introdotto e lanciato all’interno del recinto di gioco ben 35 bombe carta e due fumogeni, creando una situazione di potenziale pericolo per l’incolumità pubblica.
La decisione del giudice sportivo ha tenuto conto della “continuazione dell’illecito”, valutando con severità l’eccezionale numero di esplosioni ravvicinate, un volume di fuoco che ha violato le norme di ordine e sicurezza vigenti per gli eventi professionistici. La sanzione è rimasta di natura pecuniaria poiché, fortunatamente, non sono state riscontrate conseguenze dannose concrete per i calciatori, gli addetti ai lavori o i tifosi stessi presenti a bordo campo. La mano della giustizia sportiva è stata dunque guidata da un criterio di proporzionalità che ha evitato provvedimenti più drastici, come la chiusura di settori dello stadio, pur sottolineando la natura violenta degli atti commessi.
Un nuovo monito a tutto l’ambiente che ricorda quanto la condotta sugli spalti possa pesare sul cammino sportivo della società.


