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Con ‘La Danza di Dafne’ al Goldoni si parla della violenza di genere in danza

Iniziativa del Rotary Club guidato da Marina Pesarin con le scuole di danza cittadini e gli istituti superiori per sensibilizzare sul tema

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LIVORNO – Della violenza di genere si può parlare anche con il linguaggio della danza.

È così che per riflettere sul significato del rispetto, della libertà e della dignità per tutti, attraverso il potente strumento della conoscenza per combattere stereotipi, pregiudizi e indifferenze nasce lo spettacolo La danza di Dafne, ideato, prodotto e promosso dal Rotary Club di Livorno – da anni impegnato in un’opera di sensibilizzazione artistica, con le scuole di danza cittadine, sul tema della violenza, del rispetto e della libertà – che andrà in scena il 23 novembre al Teatro Goldoni alle 17.

La rappresentazione è stata presentata questa mattina nella sala cerimonie di Palazzo comunale alla presenza della vicesindaca con delega alle pari opportunità Libera Camici, di Marina Pesarin e Vanessa Turinelli rispettivamente presidente e socia del Rotary Club, del regista Emanuele Gamba, di Elisabetta Porta per il liceo coreutico, musicale e classico Iis Niccolini-Palli, della dirigente dell’Iss Vespucci Colombo Francesca Barone e della coreografa Eva Kosa.

Con la regia di Emanuele Gamba e la drammaturgia di Vanessa Turinelli, La danza di Dafne è uno spettacolo di arti varie in cui i protagonisti sono tanti giovani della città, raccolti intorno al tema della violenza contro le donne e gli stereotipi di genere.

Affiancati al Rotary Club di Livorno, tre istituti cittadini insieme a tre scuole di danza e due coreografi indipendenti hanno messo in comune le proprie specificità per la realizzazione dello spettacolo – dalla progettazione della locandina al trucco di chi sarà in scena, dalle scenografie alle coreografie: il liceo coreutico, musicale e classico Iis Niccolini-Palli, il liceo artistico Francesco Cecioni e l’Iis Vespucci Colombo, insieme all’Asd Laboratorio Danza e Movimento, St Danza Centro di Formazione, Eimos Centro Formazione Danza ed Eva Kosa e Ivan Cignetti per Interdanza Arsforall.

Una sinergia unica che si è creata fra il Rotary Club di Livorno, i giovani attori Margherita Bonicoli, Fabio De Fusco, Santo Pagano e Isabella Tei, le scuole di danza e le tre istituzioni scolastiche cittadine con l’intento di fornire anche un sostegno ai giovani talenti livornesi ed una doppia finalità benefica: i proventi sia dello spettacolo che della vendita della pubblicazione della rilettura dei miti della classicità, realizzata dagli studenti della classe terza A del liceo classico (che sarà acquistabile a offerta libera il giorno della rappresentazione, proprio presso il foyer del teatro) andranno a sostegno dell’associazione Maristella e della Fondazione Casa Papa Francesco, che operando su Livorno, supportano le donne fragili con minori, vittime di violenze.

Ingresso 15 euro, ridotto per gli studenti 7 euro. Biglietti in vendita alla biglietteria del Teatro Goldoni (telefono 0586.204290) aperta martedì e giovedì dalle 10 alle 13 e mercoledì, venerdì e sabato dalle 16,30 alle 19,30.

© Riproduzione riservata

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