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LIVORNO – Entra nel vivo la programmazione degli spettacoli del Teatro (Con)Temporaneo di Cespuglio Ecosistema Teatrale dell’attrice Alessia Cespuglio.
I prossimi due appuntamenti da segnare sul calendario sono il 24 e il 25 ottobre sempre al Magazzino Nove ai Magazzini Generali (via della Cinta Esterna, 49-50).
Venerdì (24 ottobre) alle 21,15, sul palcoscenico del Magazzino Nove andrà in scena Loriano, c’è Nives al telefono di e con Enrico Pompeo. Adattamento dal romanzo Nives di Sasha Naspini edizioni e/o.
Siamo a Poggio Corbello, borgo rurale della campagna maremmana, negli anni ’80, in una casa isolata dal paese. Qui vivono Nives e Anteo, contadini, vicini ai settanta anni tutti e due. Una mattina Anteo va a rigovernare i maiali, fa freddo, gli prende un coccolone e muore. Nives, rimasta sola, tiene botta, ma non riesce a dormire: “le giornate sono lunghe, le ore sono badilate nei denti”. Per farsi compagnia, prende una gallina dal pollaio, Giacomina, e se la porta in casa: con lei accanto, nel letto, Nives torna a dormire “come una faraona”.
Una sera, mentre le due sono in salotto a guardare la televisione, Giacomina si blocca, si impalla. Nives è presa dal panico, non sa che fare, alla fine decide di chiamare al telefono, Loriano, il veterinario del paese. Durante questa telefonata vengono fuori tutti i segreti inconfessabili della comunità del paese. Un lavoro su come elaborare il lutto, la perdita di un affetto caro, sul trovare la forza per andare avanti, accettando le proprie debolezze: “Io non sarò stata una campionessa come madre e come moglie, ma almeno non mi sono mai ingannata”.
Sabato (25 ottobre) alle 21,15, invece si terrà la lettura scenica Tekken Drama – Come farsi amici i mostri di e con Francesca Becchetti.
La protagonista è Eveline, una ragazza di trent’anni, che conduce lo spettatore nei meandri della sua psiche. Lo fa portandolo lontano nel tempo e nei ricordi, partendo da un pretesto banale: la fine di una relazione amorosa. Fa dialogare gli spettatori con i suoi mostri, le emozioni e gli impulsi che la tormentano. Il dialogo si instaura anche con i suoi alleati immaginari, la femminista e l’anarchico, che sono portatori di buoni consigli, spesso perentori.
Tekken perché è una lotta, fatta di pugni e pugnalate allo stomaco dentro scenari competitivi e malsani. Perché è uno spettacolo pop in una cornice anni ‘90 ai giorni nostri. Drama perché luogo di tragedia e satira e perché si accosta alla riappropriazione della nomea di cui molte soggettività sono additate: drammatiche, piagnucolone e queen.
Francesca Becchetti (1990) è attrice, autrice e formatrice teatrale.