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LIVORNO – Via Cambini, il prefetto chiarisce la sua posizione.
Lo ha fatto oggi (17 novembre) in una nuova riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata dal prefetto Giancarlo Dionisi, alla presenza del sindaco, delle forze dell’ordine e delle associazioni di categoria, dedicata all’analisi delle criticità di sicurezza e vivibilità riguardanti via Cambini.
Aprendo i lavori, il prefetto ha richiamato il quadro normativo generale: “L’articolo 54 del testo unico degli enti locali attribuisce al sindaco, quale ufficiale del governo, funzioni di autorità locale di pubblica sicurezza, con la possibilità di adottare ordinanze contingibili e urgenti quando si verificano situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica. A ciò si aggiunge il coordinamento della polizia locale, previsto dalla stessa norma”.
Il Prefetto ha quindi chiarito: “È importante precisare che la prefettura non può impartire ordini o disposizioni al Comune per quanto riguarda la disciplina delle strade che rientrano nel patrimonio e nella competenza dell’ente locale. La regolazione della circolazione pedonale e veicolare nelle vie comunali è competenza esclusiva del sindaco. Il mio ruolo è segnalare criticità, rappresentare rischi e invitare l’autorità competente ad adottare gli interventi previsti dalla legge, collaborando quando necessario”.
Riguardo a via Cambini: “L’articolo 7 del codice della strada attribuisce al Comune la facoltà di contingentare gli accessi, regolare il deflusso pedonale, istituire aree pedonali e disporre chiusure temporanee. Competenze esercitate in molte città italiane come Venezia, Genova, Roma e Napoli”.
Il prefetto ha poi ricordato: “Nella precedente riunione ho invitato il Comune a valutare misure come il contingentamento e l’eventuale divieto di vendita e consumo di alcolici in determinate fasce orarie”.
Sulle associazioni di categoria: “Ho invitato le categorie economiche a essere parte diligente, cioè attive e propositive. Per questo, già il 13 novembre, ho chiesto di collaborare con il Comune in uno specifico tavolo tecnico finalizzato proprio al contingentamento“.
Sulle linee guida sulla sicurezza urbana del decreto Piantedosi del gennaio 2025: “Il decreto promuove la collaborazione con le attività economiche che adottano misure come la videosorveglianza o partecipano alla gestione del contingentamento nelle aree commerciali a rischio. Questi operatori possono essere valutati con maggior favore nelle eventuali applicazioni dell’articolo 100 del Tulps”.
“La sicurezza, l’incolumità delle persone, la vivibilità delle strade e dei quartieri sono beni comuni – ha concluso il prefetto – Sono responsabilità corali: della prefettura, del Comune, delle forze di polizia, dei residenti e delle attività economiche. La prefettura continuerà a segnalare criticità e a promuovere coordinamento, mentre gli interventi regolatori spettano al Comune. Invito tutti a una collaborazione costruttiva per garantire sicurezza e qualità della vita in via Cambini”.


