|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
PIOMBINO – Negli ultimi giorni i carabinieri della stazione di Piombino – Porto Vecchio hanno arrestato un giovane sopra la ventina di origine straniera, ma da tempo residente in Italia, per il reato di atti persecutori.
I carabinieri sono intervenuti nel pomeriggio di qualche giorno fa nei pressi dell’abitazione di una donna, a seguito di una richiesta di soccorso veicolata al servizio esterno tramite la centrale operativa della compagnia dei carabinieri di Piombino. Secondo la ricostruzione dei fatti eseguita dai militari intervenuti, la vicenda sarebbe scaturita da sempre più frequenti condotte maltrattanti e importunanti attraverso cui il giovane, col quale in precedenza intratteneva una relazione, avrebbe seguito i suoi spostamenti e si sarebbe spinto anche nei pressi della sua residenza, ponendo in essere condotte minacciose, talvolta anche mostrando intenti violenti, indirizzati non solo alla donna ma anche ai parenti.
All’esito degli immediati approfondimenti condotti dai carabinieri, sarebbe emerso un complesso quadro relazionale in cui le condotte, divenute sempre più frequenti, avrebbero determinato la giovane vittima, oltre ad interrompere la relazione, anche ad allontanarsi dall’intrattenere ogni contatto con l’ex compagno, che spesso l’avrebbe importunata anche attraverso messaggi e chiamate telefoniche, provocandole uno stato di preoccupazione per la propria incolumità ed in ultimo inducendo la parte offesa a richiedere l’intervento dei carabinieri.
A fronte, due giorni fa, dell’ennesimo episodio di maltrattamenti, l’uomo è stato sorpreso nella flagranza di reato durante una condotta ritenuta persecutoria dagli operanti per cui lo hanno tratto in arresto. Espletate le formalità di rito agli uffici del Ccmando stazione, l’indagato è poi stato ristretto nella propria residenza nel regime cautelare degli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Livorno competente.
Nella mattina di ieri a seguito di udienza di convalida celebrata al tribunale di Livorno, l’arresto è stato convalidato ed al sospettato autore è stata irrogata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con controllo elettronico,


