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LIVORNO – Farmacie private della provincia di Livorno in sciopero. I lavoratori aderiranno alla mobilitazione nazionale proclamata per domani (6 novembre) da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs a seguito della rottura del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore, scaduto da oltre un anno.
“Le farmacie private rappresentano da sempre un presidio fondamentale di salute pubblica, prossimità e assistenza. A chi vi lavora è richiesto ogni giorno un alto grado di competenza professionale, responsabilità e disponibilità, non soltanto nella dispensazione dei farmaci, ma anche in attività di monitoraggio terapeutico, prevenzione, vaccinazioni, telemedicina e supporto diretto ai cittadini, in particolare nelle aree più periferiche”.
Così Camilla Leonardi di Filcams Cgil Livorno, Raffaella Parlanti di Fisascat-Cisl Livorno e Sabina Bardi di Uil Toscana Costa, che affermano: “Per questo, la proposta economica presentata da Federfarma – 180 euro lordi in tre anni – è insufficiente e inaccettabile. Una cifra che non risponde né al recupero dell’inflazione né al reale valore del lavoro professionale svolto, soprattutto dopo gli anni in cui proprio farmaciste e farmacisti hanno garantito continuità e accesso ai servizi durante la pandemia, spesso in condizioni difficili”.
“Chiediamo un rinnovo contrattuale dignitoso, che riconosca: il valore professionale e sociale della categoria; la crescita delle responsabilità e delle competenze richieste – la necessità di tutelare salari adeguati al costo della vita; condizioni di lavoro che permettano di garantire con continuità un servizio essenziale per la collettività. Il nostro obiettivo non è creare disagi ai cittadini, ma tutelare chi ogni giorno è al loro fianco”.
“Per questo saremo in presidio al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di tutta la Toscana in piazza Duomo a Firenze dalle 10.30 alle 12.30 per sottolineare in una grande giornata di lotta le nostre richieste chiare: rispetto, riconoscimento della professionalità e dignità del lavoro. Federfarma torni al tavolo della trattativa assumendosi la responsabilità di un confronto vero, costruttivo e orientato alla qualità del servizio e del lavoro” concludono i rappresentanti di Cgil e Uil.


