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LIVORNO – Sono due le personefermate al termine dei disordini scoppiati davanti ai Bagni Pancaldi, durante l’evento elettorale della Lega al quale era presente anche il leader del partito, Matteo Salvini.
I manifestanti, alcune centinaia secondo le stime delle forze dell’ordine, si sono radunati in viale Italia per contestare la presenza del ministro e di altri esponenti di governo, dando vita a momenti di forte tensione.
Secondo quanto ricostruito, il corteo di protesta — composto da gruppi della sinistra antagonista e collettivi locali — si è avvicinato all’area dell’iniziativa politica nonostante il massiccio schieramento di polizia, carabinieri e reparti mobili. Dopo l’accensione di fumogeni e cori contro Salvini, la situazione è degenerata con lanci di uova, pietre, bottiglie e altri oggetti contro gli agenti. Alcuni manifestanti avrebbero anche cercato di forzare i cordoni di sicurezza, e nel parapiglia sarebbero state trovate spranghe e altri oggetti contundenti, successivamente sequestrati.
Due poliziotti sono rimasti feriti durante gli scontri: uno di loro, appartenente al Reparto Mobile, è stato colpito alle gambe da un oggetto e trasportato in ambulanza al pronto soccorso per le cure. Le sue condizioni non sarebbero gravi.
La polizia ha fermato due manifestanti, individuati tra coloro che avrebbero materialmente lanciato pietre e altri oggetti verso le forze dell’ordine e verso l’ingresso dei Bagni Pancaldi, dove si stava svolgendo l’evento della Lega. Entrambi sono stati condotti negli uffici della Digos per l’identificazione e gli accertamenti di rito; la loro posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.
La Digos di Livorno, coordinata dalla procura, sta visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza e i video diffusi sui social per identificare ulteriori responsabili dei disordini. L’indagine punta anche a chiarire se l’azione sia stata premeditata e se vi fossero stati soggetti provenienti da altre province toscane o da fuori regione.