12.6 C
Livorno
giovedì 4 Dicembre 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Cordoglio per la morte di Loris Rispoli, presidente del Comitato Moby Prince 140

Ha dedicato la vita alla ricerca di giustizia per il dramma in cui morì anche la sorella. Il ricordo del sindaco Salvetti: "Sarai sempre con tutti i livornesi"

Getting your Trinity Audio player ready...

LIVORNO – Loris Rispoli, volto indissolubile della battaglia per la verità sulla strage del Moby Prince, si è spento ieri (22 novembnre) a Livorno, dopo una lunga malattia. Aveva 69 anni. 

La sua storia è quella di un dolore trasformato in impegno: perse la sorella Liana nella tragedia del 10 aprile 1991, quando il traghetto Moby Prince urtò la petroliera Agip Abruzzo e prese fuoco, causando la morte di 140 persone; da allora Rispoli ha dedicato tutta la sua vita a tenere viva la memoria e a chiedere giustizia.

Come presidente del Comitato Moby Prince 140 (poi Associazione 140), è diventato il simbolo della lotta dei familiari delle vittime: ha promosso eventi, iniziative, raccolto testimonianze, usato anche l’hashtag #iosono141 per rinsaldare il legame con chi ha perso la vita.

Negli anni ha affrontato anche momenti di grande tensione istituzionale: uno dei momenti più forti fu nel 2018, quando, in commissione al Senato, pronunciò un celebre ‘vaffa’ contro le omissioni e la lentezza delle indagini, gridando la sua rabbia per una verità ancora lontana.

La sua salute era venuta meno negli ultimi anni: nel febbraio 2021 fu colpito da un grave infarto che ne aveva compromesso le forze, ma non la determinazione; nell’ultimo periodo, un’insufficienza respiratoria ha poi portato al decesso in ospedale.

Una persona speciale che con gli anni è diventato un amico e con il quale ho percorso un lunghissimo cammino di vita e un esperienza umana, giornalistica e poi da sindaco legata al Moby Prince e al dramma del 10 aprile 1991. Ciao Loris sarai sempre con me e con tutti i livornesi”, ha commentato il sindaco, Luca Salvetti.

La scomparsa di Loris Rispoli mi colpisce profondamente, sul piano umano prima ancora che su quello istituzionale. In questi anni di lavoro in Consiglio Regionale della Toscana e poi nella Commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro del Moby Prince ho avuto modo di conoscere da vicino la sua determinazione, la sua lucidità e la sua capacità di trasformare un dolore personale in una forza collettiva. Loris non ha mai smesso di chiedere verità con una dignità rara, ricordandoci che dietro ogni atto formale e ogni documento ci sono vite spezzate e responsabilità che non possono essere eluse. La sua presenza, il suo esempio e il suo coraggio continueranno a essere un riferimento per tutti noi. Oggi mi stringo alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno condiviso con lui un percorso così difficile e così necessario”. Così Andrea Quartini, deputato toscano e membro della commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro del Moby Prince alla camera dei deputati, in un messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook.

La sua lotta lascia un’eredità potente: la memoria delle vittime del Moby Prince e la speranza che un giorno possa emergere una verità piena.

Apprendo con profonda tristezza della scomparsa di Loris Rispoli, una figura che ha rappresentato per oltre trent’anni un punto di riferimento imprescindibile nella battaglia per la verità e la giustizia sul disastro del Moby Prince. La morte di Loris è una perdita che colpisce non solo i familiari delle 140 vittime, ma tutta la comunità toscana e nazionale che in lui ha riconosciuto un uomo di straordinaria dignità, determinazione e umanità. La tenacia e la lucidità  di Loris hanno contribuito in modo fondamentale  a mantenere  viva negli anni l’attenzione sul più grave disastro della marineria italiana dal dopoguerra”. Così il presidente  della Regione Eugenio Giani. 

“Loris – prosegue Giani – ha saputo trasformare un dolore personale immenso in un impegno civile esemplare, diventando la voce di un’intera comunità ferita. La sua forza morale, la sua costanza e la sua capacità di unire sono state determinanti per mantenere aperto un percorso di verità che la Toscana ha sempre sostenuto. A nome mio  e della Regione Toscana mi stringo alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno condiviso con lui questa lunga e difficile battaglia.

“È anche grazie a persone come Loris Rispoli – conclude il presidente – che oggi proseguiamo con rinnovato impegno nella ricerca della piena verità. Non ci fermeremo e non smetteremo mai di essere al fianco di chi raccoglie la sua eredità in questa lotta. La Toscana non dimentica.”

Di Rispoli parla anche la vicepresidente della Regione Mia Diop: “Oggi Livorno perde Loris Rispoli. E con lui se ne va un pezzo di quella città che mi ha insegnato cosa significa non arrendersi mai davanti all’ingiustizia. Loris era il fratello di Liana, una delle 140 vittime della strage del Moby Prince. Da quel giorno del 1991 non si è mai fermato: ha cercato la verità quando molti volevano chiudere, ha preteso giustizia quando era più comodo dimenticare, ha trasformato un dolore indicibile in una forza collettiva che ha unito un’intera città. È stato un punto di riferimento per chiunque creda nella verità come dovere morale, nella giustizia come fondamento della democrazia, nella memoria come atto di cura verso la comunità. La sua voce, insieme a quella dell’Associazione 140, ha tenuto accesa una luce che continuerà a illuminare. Poche settimane fa, in una delle mie ultime sedute in consiglio comunale, abbiamo approvato all’unanimità la mozione per il Museo della Memoria sulla strage del Moby Prince. Era un’idea sua. Sua e delle famiglie che con lui hanno combattuto per decenni. Perdendo Loris, non perdiamo la sua eredità. Quel patrimonio di dignità, di lotta, di amore per la verità adesso passa a tutte e tutti noi. Il modo più concreto per onorarlo è continuare il percorso che ha iniziato: mantenere alta l’attenzione sulla vicenda del Moby Prince e trasformare la memoria in impegno concreto, nelle istituzioni e nelle comunità. Alla famiglia, alle amiche e agli amici, e a chi ha camminato al suo fianco in questi anni, va l’abbraccio più sincero. Ciao Loris. Io sono 141“.

Da Forza Italia lo ricordano l’onorevole Chiara Tenerini, membro della commissione d’inchiesta Moby Prince, Alessandro Guarducci ed Elisa Amato: “Con profonda commozione salutiamo Loris Rispoli, fondatore del Comitato Moby Prince 140, che ci ha lasciati dopo una lunga sofferenza. Loris ha dedicato 30 anni della sua vita alla ricerca della verità e della giustizia per le vittime del 10 aprile 1991, portando avanti una battaglia coraggiosa e instancabile che ha segnato la storia civile della nostra città: Loris è stato un gigante in questa lotta contro chi avrebbe preferito ‘dimenticare’. Il suo esempio, la sua determinazione e la sua umanità continueranno a guidare il nostro impegno per contribuire a fare piena luce sulle responsabilità di quella strage. Ci stringiamo con affetto e rispetto al dolore dei figli Andrea e Dario, dei familiari, degli amici e di tutti coloro che hanno conosciuto e stimato questo grande livornese. La sua voce non si perderà: continuerà a vivere nelle nostre coscienze e nelle nostre azioni”.

Così l’onorevole Fratoianni di Avs: “La città di Livorno, le istituzioni del paese e tutti noi dobbiamo molto a Loris Rispoli, e al suo instancabile impegno per la ricerca della verità e della giustizia per la strage impunita del Moby Prince.  L’Italia perde una brava e bella persona. Un abbraccio forte ai suoi cari e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene”.

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Livorno
cielo coperto
12.6 ° C
13.7 °
10.5 °
72 %
2.7kmh
100 %
Gio
13 °
Ven
13 °
Sab
13 °
Dom
13 °
Lun
14 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS