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Cadavere agli Scali delle Cantine: è di un 43enne di origine peruviana. Ipotesi caduta accidentale

L'abuso di alcol fra le possibili cause della caduta e dell'annegamento. L'autopsia fugherà ogni dubbio residuo

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LIVORNO – È di un 43enne di origine peruviana il cadavere che è stato rinvenuto ieri (15 dicembre) nelle acque lungo gli Scali delle Cantine, proprio all’altezza del Circolo Nautico Magenta.

L’uomo era in acqua a testa in giù, incastrato tra le cime di ormeggio di una barca, in una dinamica che fa pensare a una fatale caduta accidentale. Accanto al corpo sarebbe stato rinvenuto un contenitore vuoto di vino, un dettaglio che avvalorerebbe l’ipotesi che la vittima si trovasse in stato di alterazione alcolica al momento della caduta, finendo poi annegato, impossibilitato a liberarsi o a risalire.

A fare la macabra scoperta, poco dopo le 10,30, è stato Alberto Papini, socio del Circolo Magenta, che ha raccontato il ritrovamento alla polizia.

La chiamata al 112 ha fatto scattare immediatamente il protocollo d’emergenza. Sul posto sono giunti in pochi minuti un’ambulanza della Croce Rossa, l’automedica e le squadre dei vigili del fuoco, inclusi gli specialisti della sezione porto, che hanno proceduto al complesso recupero del corpo dall’acqua. Presenti anche gli agenti di polizia e della municipale er i rilievi di rito e l’avvio delle indagini.

L’uomo, secondo i riscontri, era stato avvistato poco prima in piazza San Marco in evidente stato di alterazione. La procura ha subito incaricato il medico legale, giunto sugli Scali delle Cantine per un esame esterno. Da questo primo accertamento non sono emersi segni che possano far pensare a una morte violenta. Nonostante ciò, per chiarire definitivamente le cause del decesso ed escludere ogni altra ipotesi, sarà disposta l’autopsia.

Il dramma di ieri riporta alla mente altri tragici episodi analoghi avvenuti nello stesso tratto d’acqua. Nel giugno 2022, un uomo nordafricano fu trovato morto annegato, anch’egli finito in acqua sotto l’effetto dell’alcol. Un destino simile toccò nell’aprile 2021 a un 25enne nordafricano, scivolato nel fosso e annegato mentre tentava di nascondersi per sfuggire a un controllo di polizia.

Le indagini della Polizia di Stato proseguono per ricostruire con esattezza gli ultimi istanti di vita del 43enne.

© Riproduzione riservata

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