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Famiglia? “Solo con madre, padre e figli”: così l’Ungheria punta ad essere “great again”

L’Ungheria punterà tutto sulla famiglia tradizionale. A ribadirlo è stato il ministro degli Affari esteri e del Commercio ungherese, Peter Szijjarto, il quale, in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha spiegato: “Nel nostro Paese non ci sono dubbi: la famiglia è composta da una madre che è una donna e da un padre che è un uomo, i matrimoni sono tra un uomo e una donna e i figli sono una benedizione”. Solo così il Paese potrà diventare “Great again”, alias “di nuovo grande”, citando lo slogan creato dal presidente statunitense in occasione delle elezioni americane: “Make America great again (Maga)”.

E per garantire che “l’assedio dell’ideologia gender” non prenda il sopravvento, nuove misure economiche saranno pensate per un nucleo familiare tradizionale e per favorire un work life balance efficiente: carriera professionale e gestione della vita privata non saranno più in conflitto tra loro.

Le politiche familiari dell’Ungheria

La famiglia continua a fungere da base per la società, “mentre ormai i suoi valori vivono sotto l’assedio della propaganda gender”. Per Szijjart, quindi, è importante che in Ungheria, “nessuno sia svantaggiato economicamente per il fatto di avere figli”. Ciò si traduce con fatti concreti che pongono le sue basi su due assi principali: garantire che avere un figlio non rappresenti uno svantaggio finanziario per i genitori e garantire tutte le condizioni che possano rendere compatibili famiglia e carriera.

Peter Szijjarto ha presentato una tassazione a favore di coppie tradizionali con figli, la quale si baserà sull’esenzione dell’imposta sul reddito per persone fisiche a vita a favore delle donne con quattro o più figli, aggiungendo che il regime, già valido, si applicherà anche alle donne con tre figli a partire dalla prossima settimana e alle madri di due figli a partire dal 2026.

Congedi e pensionamenti per le madri

Inoltre, le donne con figli che percepiscono il loro precedente stipendio lordo come reddito netto potranno usufruirne fino a quando il bambino non compirà sei mesi e, se scelgono di rimanere a casa finché il bambino non compie due anni e mezzo, riceveranno il 70% del loro stipendio.

Ma non è tutto. Anche sull’età del pensionamento, Szijjarto ha osservato che qualsiasi donna che abbia lavorato per quarant’anni può andare in pensione indipendentemente da quanti anni abbia e ha menzionato anche il programma di prestiti prenatali. “Abbiamo un obiettivo molto chiaro: vogliamo rendere l’Ungheria di nuovo grande, cosa possibile solo attraverso famiglie forti. E sappiamo tutti che il fondamento di una famiglia forte è la donna, la madre, che rispettiamo profondamente”, ha commentato il ministro.

L’Ungheria già investe il 5% del proprio Prodotto interno lordo per politiche familiari, il più alto nell’area Ocse.

Famiglia

content.lab@adnkronos.com (Redazione)

© Riproduzione riservata

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