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giovedì 16 Ottobre 2025
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Salvini e i ministri della Lega a Livorno fra cori e insulti: “Teppisti rossi: due arrestati e un agente ferito”

Il vicepremier lancia baci e risponde per le rime: "All’odio rispondiamo con la forza delle idee. E venerdì torno in città"

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LIVORNO – Duramente contestata la manifestazione della Lega a Palazzo Pancaldi con il vicepremier Matteo Salvini e i ministri Locatelli, Valditara e Giorgetti. 

Il ministro dei trasporti ha risposto alle contestazioni, ampiamente annunciate, lanciando baci alla folla e affermando il fatto che la manifestazione ha avuto il solo risultato di bloccare mezza città.
Le motivazioni della manifestazione sono legate alle posizioni della Lega, in particolare di Salvini, su Israele. Polemiche cui il vicepremier ha risposto di lavorare per una convivenza pacifica fra israeliani e palestinesi.
Il bilancio delle contestazioni lo traccia lo stesso Salvini. “Cittadini aggrediti, derubati e mandati al pronto soccorso – è il commento ex post – lancio di bombe carta e fumogeni contro la polizia, uova e bottiglie in testa ai passanti, due teppisti rossi arrestati e un agente ferito alle gambe da una pietra. Ma loro sono i ‘buoni’. All’odio rosso rispondiamo con la forza delle idee, alle minacce rispondiamo col lavoro. Viva la Toscana bella e libera, P.S.: ci rivediamo venerdì”.
Lega a Livorno
Un momento del convegno (foto Lega)
La protesta si è sollevata forte proprio dalla Lega, in particolare dagli uomini più vicini al vicepremier.
“Quanto avvenuto a Livorno – ha detto il deputato Andrea Barabotti –  è di una gravità e di una violenza inaudita. Sedicenti democratici che tentano di impedire una iniziativa politica con sassi, uova, calci alla vettura di un ministro della Repubblica: questo è il clima di odio che certa sinistra ha fomentato, questo il risultato di chi chiedeva la rivolta sociale, come faceva irresponsabilmente Landini. Oggi qualcuno si sente in diritto di usare la prevaricazione, e le vie di fatto. È una vergogna, di cui la sinistra si deve assumere la responsabilità”.
Così Edoardo Ziello: “A Livorno siamo vittime di quattro fascisti rossi. I soliti teppistelli, quelli che si riempiono la bocca di belle parole e le mani di oggetti pronti a scagliare addosso a chiunque la pensi diversamente da loro. Questa non è civiltà, questa è una democrazia malata che certa sinistra e certi bravi sindacalisti, un nome a caso Landini, stanno continuando a cavalcare, incitando all’odio e alla violenza, pur di attaccare questo governo”.
“A Livorno un gruppo di facinorosi usa la violenza per impedire un’iniziativa politica della Lega. Solidarietà e vicinanza a Matteo Salvini, ai ministri Giorgetti, Locatelli, Valditara e ai cittadini intervenuti e presi addirittura a calci e sputi dai soliti ‘democratici’. Ecco chi sono i veri diffusori d’odio: da che pulpito la sinistra avrà ancora il coraggio di negare un pericoloso clima d’odio contro la destra? Arriveranno spero le condanne politiche di rito, ma la sinistra in Parlamento e nei mezzi di comunicazione non è immune da responsabilità. L’aggressione di oggi è figlia delle parole dei cattivi maestri sempre pronti a fomentare odio e a denigrare l’avversario ”. Lo afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.
Parla anche il senatore livornese della Lega Manfredi Potenti.”Quello che è accaduto oggi a Livorno è inaccettabile e gravissimo: calci all’auto del ministro Valditara, insulti al vice premier Salvini, ai ministri e ai partecipanti, intimidazioni e lanci di oggetti contro le forze dell’ordine per impedire una legittima iniziativa politica della Lega. Questo è il risultato di mesi di propaganda violenta e di una retorica dell’odio alimentata dalla Cgil e da certa sinistra che ha perso ogni freno. La rivolta sociale che continuano ad auspicare sta degenerando in episodi indegni di una democrazia. Non ci faremo intimidire e andremo avanti con determinazione. Ci aspettiamo una condanna ferma e netta da tutte le forze politiche responsabili, ma soprattutto chiediamo alla sinistra di fermare quest’onda d’odio prima che sia davvero fuori controllo. La democrazia va provata con i fatti, non con gli slogan smentiti da atteggiamenti che di democratico non hanno nulla”.
Parla anche Elisa Montemagni della Lega: “La Lega non si farà certo zittire da qualche delinquente che non ha altri strumenti da proporre se non l’arma della violenza e dell’odio. Qui a Livorno ci sono centinaia di cittadini che non riescono a raggiungerci perché qualche teppista sta lanciando uova, sassi, petardi, calci all’auto del ministro Valditara pur di impedire lo svolgimento di una iniziativa libera, democratica e pacifica come quella che abbiamo organizzato oggi per i toscani. C’era da aspettarsi che prima o poi qualcuno avrebbe preso sul serio le parole di Landini, bravissimo ad aizzare le piazze invocando la rivolta sociale. Ora la sinistra capirà che il pericolo è serio e che rischia di andare fuori controllo?”.

© Riproduzione riservata

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