12.6 C
Livorno
giovedì 4 Dicembre 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Grandi nomi per la stagione teatrale al De Filippo di Cecina

Nove gli spettacoli in programma, oltre agli appuntamenti della rassegna Quinta parete, rivolta al pubblico più giovane

Getting your Trinity Audio player ready...

CECINA – Al via dal 25 novembre la stagione 2025/26 del Teatro De Filippo di Cecina.

Lucia Mascino, Vanessa Gravina, Lodo Guenzi, Alessandro Benvenuti, Marina Massironi, Lella Costa, Valeria Solarino, Silvia Gallerano, la compagnia Opus Ballet, Luca Guadagnino sono solo alcuni dei protagonisti del cartellone che nasce dalla collaborazione tra il Comune di Cecina e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

Nove gli spettacoli in programma, oltre agli appuntamenti della rassegna Quinta parete, rivolta al pubblico più giovane.

Il programma

La stagione 2025/26 si apre martedì 25 novembre alle 21: in scena Il se(n)no di Monica Dolan, con Lucia Mascino, nell’adattamento firmato da Serena Sinigaglia. Un monologo volutamente sfidante, Il Sen(n)o ci conduce nell’esplorazione di un tema terribilmente attuale: come l’esposizione precoce alla sessualizzazione e alla pornografia nell’era di internet abbiano inciso profondamente sulla nostra cultura. Lo spettacolo vien proposto in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Giovedì 18 dicembre alle 21 al Teatro De Filippo arriva L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello, per la regia di Roberto Valerio, con Vanessa Gravina, Max Malatesta e Nicola Rignanese. L’uomo, la bestia e la virtù è forse il testo più anomalo di Pirandello: grottesco, onirico, folle. Una commedia stranamente divertente, piena di situazioni anche comiche, dove però l’apparente semplicità del classico triangolo amoroso (marito, moglie, amante) cela tematiche forti ancora attuali.

Mercoledì 14 gennaio alle 21 è il momento di Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo, con Mario Autore, Anna Ferraioli Ravel e Domenico Pinelli. Una commedia divertentissima, retta da un meccanismo comico perfetto, nonché pregna di spunti riflessivi riguardo una materia estremamente affascinante che Eduardo, per certi aspetti epigono di Pirandello, studiò sicuramente bene: la pazzia.

Per celebrare il Giorno della Memoria, domenica 1 febbraio (ore 21:00) e lunedì 2 febbraio (in matinèe per le scuole) al Teatro De Filippo va in scena La fisarmonica verde con Andrea Satta. La fisarmonica verderacconta la Seconda Guerra Mondiale attraverso il recupero del rapporto tra un padre, Gavino Esse, che è stato internato in un campo di concentramento in Germania, e il figlio Andrea, che, dopo la sua morte, cerca di ricostruire i momenti salienti della vita in base agli oggetti ritrovati: un cappotto russo, una fisarmonica verde smeraldo e un documento che denuncia le atrocità della guerra.

La stagione prosegue domenica 8 febbraio alle 21: Lodo Guenzi è il protagonista di Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo. La morte accidentale così ironicamente definita da Fo, è in realtà quella dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato il 15 dicembre 1969 dal quarto piano della questura di Milano durante uno degli interrogatori relativi alla strage di Piazza Fontana.

Dario Fo ambienta questo avvenimento in un contesto ridicolmente grottesco, con protagonista e motore dell’azione un matto, un moderno giullare affetto guarda caso da ‘istriomania’, interpretato da Lodo Guenzi.

Venerdì 27 febbraio alle 21 Alessandro Benvenuti e Marina Massironi portano in scena La tigre di Ramon Madaula, per la regia di Alessandro Benvenuti. La Tigre è l’incontro tra un rinomato specialista dello sviluppo personale e un’importante fotografa che dovrà immortalarlo: il confronto tra una donna di sostanza e un uomo di fumo. Si potrebbe dire tra il ‘pratico’ e l’ideale’. La Tigre è la paura che tutti abbiamo e che, impossibile da nascondere, va solo accettata e gestita come meglio si può. In pratica, la condizione nella quale, più o meno, ognuno di noi si trova.

Sabato 7 marzo alle 21 da Aristofane, al Teatro De Filippo arriva Lisistrata con Lella Costa diretta da Serena Sinigaglia. Lo sciopero del sesso da parte delle donne può essere una soluzione per fermare la guerra? Per rilanciare la vita e l’amore? Oggi più di ieri questa esilarante e perfetta commedia ci parla. Il suo antico richiamo risuona potente.

Guarda le luci, amore mio è lo spettacolo diretto da Michela Cescon, con Valeria Solarino e Silvia Gallerano, in programma sabato 28 marzo alle 21. Guarda le luci, amore mio è la prima riduzione drammaturgica italiana dell’omonimo libro di Annie Ernaux, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 2022. Una delle voci più autorevoli della cultura contemporanea, che ha scelto di portare alla luce uno spazio ignorato dalla letteratura, eppure formidabile specchio della realtà sociale: l’ipermercato. Valeria Solarino e Silvia Gallerano, due artiste dai percorsi e dalle carriere molto differenti, due personalità carismatiche, per la prima volta sono in scena insieme per dare voce e corpo a questo inedito viaggio nella quotidianità.

La stagione si chiude domenica 12 aprile (ore 21:00) con la danza: in scena Callas, Callas, Callas. Una produzione Cob Compagnia Opus Ballet, con le coreografie di Adriano Bolognino, Roberto   e Carlo Massari. Tre sguardi differenti, tre approcci e restituzioni in danza che sono anche un invito per lo spettatore a scoprire o ritrovare la propria Callas tra le pieghe di un movimento o la coralità dell’ensemble; tra le sonorità elettroniche o i frammenti di arie celebri disseminati nell’architettura coreografica; tra una luce o un costume che sagoma gesti e posture.

Quinta parete

Quinta parete

, la rassegna dedicata al giovane pubblico, si apre sabato 6 dicembre (alle 21) con la danza. In scena Giocasta: regia, coreografia e interpretazione di Michela Lucenti, produzione Balletto Civile. La storia dell’amore incestuoso tra Giocasta e Edipo, interpretato dal giovane cantautore e performer Thybaud Monterisi, manifesta qui la sfida alle convenzioni della società patriarcale. Musica, coreografia e drammaturgia sono concepiti come “strumenti capaci di restituire, con potenza fisica e sensoriale, il dramma eterno di una madre e di una città – scrive la coreografa Michela Lucenti – riflettendo le tensioni senza tempo della nostra contemporaneità”

Venerdì 23 gennaio (alle 21) è il momento di Stabat Mater di Antonio Tarantino, con Fabrizia Sacchi, per la regia di Luca Gaudagnino e Stella Savino. La Madre che sta ai piedi del figlio morente è parte fondante dell’iconografia e della stessa religione cristiana, ma è anche – in termini laici – simbolo della maternità che vive la innaturale situazione di vedere un figlio morire davanti ai propri occhi. Un monologo intenso e straziante, ma anche dolorosamente comico, ispirato al celebre testo di Antonio Tarantino, per la prima regia teatrale di Luca Guadagnino accompagnato da Stella Savino.

In cartellone, sabato 14 marzo (ore 21.00), Tipico Maschio Italiano, di e con Lorenzo Maragoni. Tipico maschio italiano è uno spettacolo che inizia dalla fine di una storia d’amore e finisce dove deve finire. Come si può parlare, oggi, da uomo, di amore, di sesso, di consenso, di rifiuto, di gelosia, di manipolazione, di violenza, ma anche di autenticità, di emozioni, di libertà in modo credibile? Uno spettacolo che chiama a raccolta gli uomini per cercare di gettare le maschere che sentono di dover indossare, per cercare di riconoscere i comportamenti problematici, per cercare delle alternative.

L’ultimo appuntamento della rassegna è in programma sabato 18 aprile (ore 21:00): al Teatro De Filippo arriva Alberto Boubakar Malanchino (vincitore del Premio Ubu 2023 come miglior attore under 35) con Sid – Finqui tutto bene. Una produzione Cubo Teatro per la regia di Girolamo Lucania. Sid, bello, intelligentissimo, raffinato lettore, perfettamente padrone delle più sottili sfumature della lingua. Ha ucciso Probabilmente per noia. Sicuramente per uno scopo più alto. Uccide soffocando le sue vittime nei sacchetti di plastica alla moda. La sua storia, è un film “senza montaggio”, un torrenziale monologo per batteria e voce.

Sid – Fin qui tutto bene è lo spettacolo vincitore dell’edizione 2023 di In-Box.

“Un teatro vivo, aperto e vissuto – commenta la sindaca Lia Burgalassi – Che parli a tutta la comunità, a tutte le generazioni, e che sia luogo di incontro e diffusione della cultura. L’arte in tutte le sue forme è uno strumento di inclusione, un mezzo per favorire la crescita civica e sociale di una comunità. E il teatro è al centro di questo progetto, come luogo di incontro, di aggregazione e di scambio. Cominciamo la stagione con una direzione artistica nuova, segno della volontà di questa Amministrazione di proseguire in questo percorso, di rendere sempre più il teatro un centro di promozione della cultura. Lo scorso anno la stagione teatrale ha segnato il record.

Michele Bianchi, assessore alla cultura, aggiunge: “Siamo felici e orgogliosi di presentare questa stagione. Rinnoviamo la collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo che quest’anno è mediata dalla nostra nuova direttrice artistica e ringrazio entrambi per il lavoro fatto finora. È un cartellone importante, ricco di ‘valore’ e soprattutto di valori. Ma la presentazione della stagione è anche l’occasione per rilanciare l’idea di un teatro di comunità, che ospiterà spettacoli sì, ma anche iniziative di vario genere, che coinvolgeranno giovani e associazioni del territorio”.

Così Silvia Jop, idirettrice artistica del teatro comunale Eduardo De Filippo di Cecina: “Mi affaccio sulla soglia di questo Teatro con un profondo senso di rispetto per la storia che lo ha attraversato fino ad ora. Nel consolidare la vocazione civica del De Filippo, aprendo sempre più alla vitalità delle realtà territoriali, ho cercato di costruire una stagione capace di intrecciare continuità e nuove prospettive. La stagione che oggi presentiamo, grazie al ricco dialogo instauratosi con Fts, composta dal cartellone ufficiale, accompagnato dalla rassegna off Quinta parete, raccoglie una selezione di spettacoli che tengono conto della valorizzazione di un teatro che si muove nel solco della tradizione rivolgendo però lo sguardo a un orizzonte che tiene conto di una riflessione esistenziale sulla contemporaneità che si realizza attraverso l’ausilio del dialogo con le arti: la musica, la danza, la letteratura. Al cuore di tutto questo: la voce e il punto di vista delle donne”.

“La nuova stagione del Teatro De Filippo – dice Cristina Scaletti, presidente di Fondazione  Toscana Spettacolo – rappresenta un’occasione per tutta la comunità di Cecina: autori e interpreti di valore assoluto danno corpo a un programma di spettacoli in cui la prosa, la danza, i riferimenti ai classici e uno sguardo attento sul presente compongono un percorso di riflessione e scoperta per un’ampia platea di spettatori.”

Infine la direttrice della fondazione, Patrizia Coletta: “Lucia Mascino, Vanessa Gravina, Lodo Guenzi, Alessandro Benvenuti, Marina Massironi, Lella Costa, Valeria Solarino sono solo alcuni tra gli artisti di rilievo nazionale che saliranno sul palco del Teatro De Filippo per la stagione 2025/26, portando in scena testi che sapranno affasciare gli spettatori di Cecina. Commedie, sguardi attenti sul passato, storie che ci parlano del tempo che stiamo vivendo, danza e linguaggi contemporanei caratterizzano un programma che si completa ed estende la propria offerta con la rassegna Quinta parete”.

Da oggi è attiva la campagna abbonamenti. Per tutte le info comune.cecina.li.ittoscanaspettacolo.it.

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Livorno
cielo coperto
12.6 ° C
13.7 °
10.5 °
72 %
2.7kmh
100 %
Gio
13 °
Ven
13 °
Sab
13 °
Dom
13 °
Lun
14 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS